Non basta l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Anche l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha elevato una sanzione a Poste italiane, questa particolarmente sostenuta: supera i 23 milioni. Il motivo -sintetizza l’Antitrust, che ha elaborato un documento da 171 pagine- è l’abuso di posizione dominante nel recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria, vale a dire quelle spedizioni che i grandi utenti, come banche, assicurazioni e compagnie telefoniche, mandano ai consumatori. La strategia escludente, attuata sin dal 2014 a danno delle altre aziende, è consistita “nell’offrire ai propri clienti finali condizioni economiche e tecniche non replicabili dai concorrenti almeno altrettanto efficienti, i quali necessariamente devono ricorrere ai servizi di Poste italiane per il recapito nelle zone rurali e meno densamente abitate del Paese”. Inoltre, ha implementato una strategia di recupero dei volumi di posta affidati alla concorrenza, “ricorrendo a sconti e condizioni selettivi e fidelizzanti, tra l’altro, condizionando gli sconti praticati ai clienti finali all’affidamento esclusivo di tutti gli invii o di una parte sostanziale degli stessi”. In questo modo, la società “è riuscita a recuperare numerosi clienti e ad aumentare ulteriormente la propria quota di mercato, a danno degli altri operatori”.
Anche l’Antitrust sanziona Poste
17 Gen 2018 18:24 - NEWS FROM ITALY
L’Agcm ha individuato un abuso di posizione dominante nel recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria. Ed ha richiesto oltre 23 milioni di euro