In luogo del francobollo, il 2 febbraio 1978 sulla cartolina incollò un ritaglio tratto dalla “Gazzetta del popolo” del 28 gennaio precedente, nel quale si legge un annuncio della ripresa della pièce “Al gran sole carico d’amore” programmata al Festival di Edimburgo, dove il titolo risulta deformato in “Al gran carico di sale”. Implicitamente ammettendo che la cosa più importante di una corrispondenza, il punto che si guarda per primo, è l’affrancatura, ed usando poi il supporto per il resto della comunicazione.
È uno dei riferimenti postali, ma non l’unico, del libro “Nulla di oscuro tra noi”. Anche perché si tratta di un epistolario, il cui interno offre trent’anni di lettere, cartoline, telegrammi scambiati, tra il 1952 ed il 1988, fra il musicologo e critico Massimo Mila (1910-1988) e il compositore veneziano Luigi Nono (1924-1990). Trent’anni di parole e colloqui a distanza, di amicizia tra due delle più importanti personalità della musica contemporanea.
La corrispondenza, ora proposta dai curatori Angela Ida De Benedictis e Veniero Rizzardi e edita dal Saggiatore (366 pagine in bianco e nero, 22,00 euro), è conservata presso la Fondazione archivio Luigi Nono di Venezia e la Fondazione Paul Sacher di Basilea.
Disegna il percorso evolutivo di un rapporto umano e intellettuale. Esperienza privata, certo, ma che dialoga e si intreccia continuamente con le più importanti vicende culturali della seconda metà del Novecento, qui illuminate dalla prospettiva privilegiata di chi ha vissuto tali vicende da protagonista. E come negli epistolari più significativi, le personalità di mittente e destinatario emergono in tutta la loro complessità, calate come sono in un quadro che continua a mutare.
Pagina dopo pagina, non mancano le riproduzioni dei documenti, in qualche caso arricchite da piccolo schizzi esplicativi del discorso intrattenuto. E non mancano reperti che richiamano contesti più ampi, come la cartolina del 5 gennaio 1972 con timbro “Alpinismus international / Spedizione alpinistica extraeuropea / Kilimanjaro m.5890 / Tanzania-Africa Equatoriale” spedita da Mila. “Al di là della genericità del contenuto -è il commento- il contesto biografico di questo invio assume contorni pressoché epici, considerando la ricchezza di documenti epistolari... che testimoniano i preparativi e la partecipazione di Mila a questa impegnativa spedizione alpinistica”.
Il carteggio è completato da una scelta degli scritti di Mila su Nono e da molte delle lettere scambiate tra quest’ultimo e l’editore Giulio Einaudi.