L’acquisto s’ha da fare. Almeno secondo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che ieri ha garantito il proprio parere positivo. Poste italiane, quindi, potrà acquistare il 100% delle azioni di Mediocredito centrale (ora Unicredit), punto di partenza del progetto governativo per la Banca del Mezzogiorno. Secondo l’Agcm, “l’operazione non determina infatti la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante nei mercati interessati tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza”. Per gli esperti i settori su cui avrà effetto la concentrazione sono: 1) servizi di gestione di strumenti agevolativi pubblici a sostegno dello sviluppo delle imprese, resi a favore degli enti promotori; 2) emissione di co-garanzie a favore delle imprese garantite in forma diretta dai Confidi; 3) comparto delle controgaranzie a favore dei Confidi; 4) servizi resi ai Confidi per ottimizzare e razionalizzare le relative attività offerte alle imprese; 5) impieghi alle famiglie produttrici, alle Pmi e alle imprese di medie e grandi dimensioni. Si tratta di mercati nei quali, secondo l’Antitrust, l’operazione non dà luogo a sovrapposizioni orizzontali tra le attività esercitate dalle aziende coinvolte. Quanto alla struttura distributiva per erogare i servizi, in una prima fase si utilizzerà parte degli sportelli di Poste italiane; successivamente si ricorrerà ad una rete più ampia. A parere di piazza Verdi, “la distribuzione dovrà essere organizzata con modalità tali da non comportare effetti distorsivi sotto il profilo concorrenziale e da garantire pari opportunità di accesso”.
Disco verde dall’Agcm per Mediocredito centrale
25 Feb 2011 10:33 - NEWS FROM ITALY
Secondo l’Antitrust, l’acquisto da parte di Poste italiane della vecchia struttura oggi in mano ad Unicredit non costituisce o rafforza una posizione dominante