Attraverso una seconda “app”, sempre senza costi ma questa rivolta al pubblico (lo specifico programmino si chiama “Cliente”), lo speditore dovrà indicare mittente e destinatario (comprendendo un indirizzo di posta elettronica e/o un numero di telefono mobile). Elemento centrale è il “qrcode postale”, definito nella news precedente: dimostra l’avvenuto pagamento della prestazione e consente di registrare il percorso effettuato dall’oggetto. Tra gli aspetti caratterizzanti segnalati dal consorzio Qrposte, chi invia e chi riceve -precisano al Sindacato nazionale giornalai d’Italia- otterranno una notifica per e-mail o per sms ad ogni passaggio che la lettera od il pacco subirà nel suo percorso. In questo modo la corrispondenza verrà tracciata ed in ciascun momento sarà possibile verificare dove si trova e qual è il soggetto che l’ha in carico. Per ritirare quanto attende, il destinatario dovrà fornire all’edicolante di arrivo il codice segreto, che nel frattempo avrà ricevuto per posta elettronica o messaggino. Secondo il quadro presentato, il negoziante guadagnerebbe quando emette e vende i “qrcode postali”, accetta una spedizione o la consegna, la detiene in giacenza oltre i giorni gratuiti.
Edicole/2 Invii tracciati
29 Lug 2017 10:16 - NEWS FROM ITALY
Che siano lettere o pacchi, il progetto presentato dal consorzio Qrposte garantirebbe la documentazione di ogni passaggio. Per ritirare l’oggetto, necessario un codice segreto