C’è Vercingetorige, il principe e condottiero gallo nemico degli antichi romani, vissuto qualche decennio prima di Cristo. Ma la piccola galleria comprende pure il crociato del XII secolo, il fante del XVI, il tamburino del XVIII, la guardia imperiale risalente al Primo impero, un coscritto della Grande guerra. Sei combattenti citati dalla Francia in altrettanti francobolli da 60 centesimi, protagonisti del foglietto dovuto a Claude Perchat, Pierre-André Cousin ed Yves Beaujard. È dedicato ai soldati in piombo e raggiungerà l’intera rete il 2 luglio (la prevendita diretta ai filatelisti è avvenuta il 10 giugno, contemporaneamente alla manifestazione parigina “Planète timbres”). Secondo gli esperti che fanno capo al Musée de l’armée des Invalides, si distinguono molteplici figurine storiche. Le prime note appaiono nel Settecento, realizzate in carta o in cartone. Quelle in stagno, invece, nascono a ruota in Baviera. È a Norimberga che alcuni artigiani si specializzano nel riprodurre i militi prussiani. Il successo nasce dal rappresentare personaggi di tutti gli eserciti ed i periodi storici nelle varie posizioni, in ginocchio, sdraiati, in piedi. Gradualmente lo stagno viene accantonato, preferendo il più economico piombo. Le nuove produzioni si diffondono nell’Esagono soprattutto dopo il 1871, in una società dove cova lo spirito revanscista a causa alla sconfitta. Caduto l’interesse dei giovanissimi, adesso tali oggetti sono apprezzati in particolare da un pubblico adulto.
Francia in armi con i soldatini in piombo
28 Giu 2012 18:39 - FROM ABROAD
Da Vercingetorige al combattente della Prima guerra mondiale, un foglietto con sei francobolli illustra il settore