Si inserisce nell’ambito delle commemorazioni riguardanti la Prima guerra mondiale, anche se indirettamente. Ma quello che più interessa è il tema specifico richiamato dal francobollo che il Libano ha emesso oggi. Ricorda il genocidio armeno del 1915, puntando al monumento in bronzo eretto mezzo secolo dopo in memoria dei martiri. Si trova a Bikfaya e porta la firma di Zaven Khedeshian (poi venne risistemato da Hovsep Khacherian). Rappresenta una donna stilizzata mentre tiene in alto le mani e ad ogni 24 aprile, giorno scelto come anniversario, è meta di pellegrinaggi.
Un tema delicato, come hanno dimostrato altri progetti dentellati del passato. Soprattutto in un contesto come l’attuale, dove la guerra civile in Siria e l’annessione della Crimea da parte della Russia hanno innescato rivendicazioni, dissidi e ricordi vissuti sulla propria pelle dalle popolazioni locali. L’area, insomma, è una polveriera ed è probabile che questa carta valore contribuisca a gettare benzina sul fuoco.
L’esemplare, dal nominale pari a 2.000 sterline nazionali, è stato lavorato da Myrna Haddad Kalfayan.