Chi potrebbe utilizzare dei singoli francobolli per abbellire il corridoio di casa? Semplice, degli gnomi. Ed è quello che si vede in “Arrietty - Il mondo segreto sotto il pavimento”, film di animazione prodotto in Giappone nel 2010 e che ha raggiunto il pubblico italiano.
Racconta la storia di una famiglia di tre piccoli esseri molto umani. Tranne forse il padre, che spesso risponde a… mugugni. Sono nascosti sotto ad una casa “vera” dal lussureggiante giardino alla periferia di Tokyo e sopravvivono di “prestiti”: oggetti (il fazzoletto di carta, la zolletta di zucchero…) presi di notte così da non farsi notare. Perché la condizione principale per continuare il proprio tran-tran è evitare i contatti con gli umani di grandi dimensioni. Sarà Arrietty, la quattordicenne protagonista della vicenda, ad infrangere il divieto, finendo per farsi vedere e per parlare con il coetaneo Sho, in attesa di una difficile operazione al cuore.
Sotto la regia di Hiromasa Yonebayashi, viene lanciato, fra l’altro, un messaggio dai connotati ambientalisti, associato al richiamo delle teorie darwiniane sulla lotta per la sopravvivenza. Un presagio a quanto sarebbe accaduto a Fukushima?