Strana emissione quella per Tommaso Maestrelli; arriverà il 2 dicembre, giorno in cui si ricorda il quarantesimo anniversario della sua morte. Senza togliere nulla ai meriti del centrocampista e poi allenatore e dirigente della Lazio (ma -guarda caso- era di origine toscana, per la precisione nato a Pisa il 7 ottobre 1922), ci sarebbero stati altri personaggi storici legati al mondo del calcio che avrebbero meritato la citazione postale.
Ad ogni modo, il francobollo, dovuto a Fabio Abbati, sa parlare, proponendo il primo piano del commemorato (la foto risale al 12 maggio 1974, scattata durante la vittoria per lo scudetto della sua squadra), associandolo al campo da pallone ed alle gradinate. L’équipe è citata solo dalle scritte in azzurro. Inserito nella serie “Lo sport”, è autoadesivo e richiede 95 centesimi. La tiratura risulta abbassata a seicentomila pezzi, predisposti in fogli da quarantacinque.
Il figlio Massimo è stato incaricato di predisporre l’intervento del bollettino illustrativo. “Mi stupisco sempre -ha dichiarato a Radiosei, emittente dedicata alla società- per l’affetto che c’è sempre nei suoi confronti anche a distanza di tanti anni. Forse perché non me lo sono goduto tanto, avevo solo tredici anni quando se ne andò. Ma grazie anche ai suoi figli putativi, i suoi giocatori, ho avuto modo di «conoscerlo» meglio”.
L’annullo per le buste fdc sarà impiegato allo spazio filatelia di Roma, in piazza San Silvestro 20.