Un “minuscolo mattone di un edificio complessivo”: sono “le poche righe sulla cartolina in franchigia o le due o tre paginette scritte in qualche modo nei ritagli della vita di guerra” quelle che Mario Isnenghi riprende in “Le guerre degli italiani. Parole, immagini, ricordi 1848-1945” (416 pagine, 22,00 euro).
Documenti visti ed analizzati con l’occhio dello storico, insieme ad un vasto repertorio ordinato per temi che considera pure canti, fotografie, giornali, manifesti, romanzi, monumenti ed ancora altro. Tutto quanto, cioè, fa riferimento al conflitto che ogni generazione, per cento anni, ha dovuto combattere.
Le lettere aprono il capitolo dedicato a scritti e voci di popolo e vengono suddivise per generi: dalle testimonianze patriottiche a quelle dei prigionieri, dalle missive indirizzate al re o al sindaco fino a quelle spedite dalla lontana “‘Merica”. In più, le “raccolte edificanti”, la corrispondenza censurata, il congedo dei condannati a morte.
Accanto alle lettere, Isnenghi non dimentica le cartoline, riferite soprattutto al Primo conflitto mondiale e coprotagoniste del capitolo dedicato all’iconografia.