Cancellata, attraverso il “decreto salva Italia” del 6 dicembre, l’Agenzia nazionale di regolamentazione del servizio postale e passatene le competenze all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, quest’ultima non ha perso altro tempo.
Il suo consiglio infatti, presieduto da Corrado Calabrò, ha deciso nella riunione odierna di istituire un’ulteriore direzione. È stata chiamata “servizi postali” e, coerentemente con il decreto-legge n°201, “avrà compiti generali in materia di regolazione e vigilanza del servizio postale, di assicurazione della qualità del servizio universale, di determinazione delle tariffe dei settori regolamentati e di analisi dei relativi mercati”.
La nuova area, di fatto, recepisce una disponibilità espressa sin dal febbraio del 2010; è stata affidata al segretario generale della stessa Agcom Roberto Viola, che opera come reggente.
Secondo quanto da tempo denunciato a Bruxelles, il Bel Paese era l’unico a non avere ancora concretizzato l’impegno nell’Europa dei ventisette.