Non solo i giornali dell’epoca, le foto, le uniformi, i reperti bellici... Per raccontare in modo diverso il Primo conflitto mondiale, le cartevalori postali si prestano bene. Ne sa qualcosa Zoilo Storti, che ha ideato il percorso itinerante “Francobolli nella Grande guerra”.
L’artefice, sessantatreenne, è da un lustro in pensione. Ha lavorato presso il Comune di Recoaro Terme (Vicenza) come responsabile, fra l’altro, dei settori turismo, sport, spettacolo e pubblica sicurezza. Ma nel suo curriculum figura l’organizzazione di spettacoli ed intrattenimenti pubblici, fra i quali una tappa del “Nuovo cantagiro” ed alcune serate del “Karaoke” di Fiorello. Tra gli interessi che coltiva, la montagna (è stato presidente della sezione locale del Club alpino italiano, nonché capo stazione del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) e comunque la storia (è tra i fondatori del gruppo Vicolo Mottana). E naturalmente è filatelista. Da quanto? “Da circa cinquant’anni”, precisa in questa intervista a “Vaccari news”.
Come mai l’iniziativa? “Ho constatato che nelle numerose mostre in allestimento per la ricorrenza del centenario nessuna riguardava i francobolli, oggetti di uso comune in tutte le Nazioni della Terra già in quel periodo. I 576 francobolli originali, raccolti in trenta pannelli con riproduzioni di foto e notizie, portano facilmente a conoscenza dei visitatori stili di vita e vicende spesso non conosciuti. Il numero dei morti e dei feriti, inoltre, fa riflettere sulle tragiche conseguenze”.
Da quanto tempo il progetto è in essere e che risultati ha dato sinora? “La mostra è stata allestita per la prima volta il 25 aprile 2014 a Recoaro Terme”. Poi è stata ripresa a Valli del Pasubio, “e sono in programma altre esposizioni nel prossimo mese di aprile. Ottimi i risultati conseguiti, sia per il numero di visitatori che dal punto di vista culturale e storico”.
Nell’allestimento, che ruolo hanno i francobolli? “«Raccontano» la storia, gli avvenimenti, le ricorrenze e quindi ho ritenuto potessero ben rappresentare la realtà delle Nazioni in guerra. Per rendere più vasto l’interesse, oltre ai francobolli vengono presentate riproduzioni di fotografie e notizie”, ad esempio riguardanti i gas tossici, il carro armato, i genocidi armeno e greco, i profughi. In più, il codice “Qr” porta ad approfondimenti sul sito dedicato.
Per chi volesse aderire alla sua proposta, quali potrebbero essere gli oneri? “Il costo della mostra viene calcolato in base al periodo d’apertura e comprende le spese di trasporto del materiale, di montaggio e smontaggio. A titolo di esempio, per l’allestimento di dieci giorni in una località a 200 chilometri da Recoaro Terme il costo è di circa 700,00-900,00 euro. Potrebbe essere necessario aggiungere le spese di vitto e alloggio per una persona lungo tutto il periodo di presentazione, nell’eventualità l’organizzazione non si facesse carico direttamente di tali spese”.