Chi segue l’ambiente lo conosce, ad esempio perché diversi provvedimenti portano, in calce, il suo nome. Inoltre, è membro della Consulta per l’emissione delle cartevalori postali e la filatelia. È Mario Fiorentino, avvocato, che oggi à stato scelto dal ministro Claudio Scajola come direttore generale alla regolamentazione del settore postale. Confermando, di fatto, l’analoga qualifica che gli era stata riconosciuta all’interno del vecchio dicastero alle Comunicazioni.
La decisione fa parte di un pacchetto di altre quindici nomine simili, distribuite nei quattro nuovi dipartimenti: per le comunicazioni, l’impresa e l’internazionalizzazione, lo sviluppo e la coesione economica, l’energia. Viene così completato il processo di riorganizzazione interno, che vede ripensata la precedente impostazione con ventidue direttori generali per tre ministeri, ossia Attività produttive, Comunicazioni e Commercio internazionale.
La revisione -ha dichiarato Claudio Scajola, che due giorni fa per la prima volta ha diretto la stessa Consulta- “è avvenuta in tempi rapidi e dimostra che anche la Pubblica amministrazione può essere tempestiva nel rispondere alle richieste di efficienza delle imprese e dei cittadini... Abbiamo snellito procedure, ridotto uffici, organici e sedi con un risparmio valutabile in 30 milioni di euro a regime”.
Dal 23 gennaio il dipartimento per le comunicazioni è diretto da Roberto Sambuco; oltre a Mario Fiorentino, gli altri direttori generali sono: Francesco Troisi (alla pianificazione e gestione dello spettro radioelettrico), Michele Borelli (ai servizi di comunicazione elettronica e radiodiffusione) e Rita Forsi (all’Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell’informazione).