Un personaggio tutto da scoprire, persino nel nome, che la letteratura specializzata riporta in modi differenti, anche per le modifiche apportate nel tempo dal diretto interessato. È il libro “Philippe De Ferrari, cet inconnu”. Ovvero “questo sconosciuto”.
Dopo la consultazione del poderoso e documentato libro di Wolfgang Maassen, Philip Ferrari de La Renotière sarà un po’ meno misterioso. Scritto in francese ed inglese e edito dal Club de Monte-Carlo de l’élite de la philatélie, il lavoro conta 412 pagine “A4” con illustrazioni a colori (60,00 euro).
“Mai nessun appassionato di francobolli al mondo ha fatto versare così tanto inchiostro nelle riviste specializzate come nei quotidiani”, annota l’autore. Con la sua prosa molto dettagliata, racconta il protagonista partendo dalle famiglie di origine, genovesi. Il personaggio è affrontato soprattutto per gli aspetti collezionistici (si è occupato pure di numismatica) condotti a livelli praticamente rimasti ineguagliati (nelle sue mani passò persino l’1 centesimo magenta di Guyana Britannica), la passione per Austria e Germania, la filantropia, il carattere personale che lo condusse all’isolamento, la morte. Senza trascurare la complessa faccenda del testamento violato, poiché il materiale venne sequestrato dalla Francia e ceduto per contribuire a riparare i danni della Grande guerra. Di ciascuna delle quattordici vendite svolte dal 1921 al 1925, più una quindicesima registrata solo nel 1929, sono repertoriati i pezzi rintracciati più importanti.