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editor Fabio Bonacina

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I Comuni dovrebbero -anche se appare molto difficile, visti i tempi ristretti- spedirli ai contribuenti già compilati

Al via la corsa per il pagamento del tributo sui servizi indivisibili. Almeno per i Comuni che hanno deliberato la procedura in tempo utile. A pochi giorni dalla scadenza, fissata al 16 giugno, il ministero dell’Economia e delle finanze ha fatto pubblicare il decreto che approva il relativo bollettino di conto corrente postale. Il provvedimento è stato messo on-line ieri sera.

Auspicata, prescrive il testo, “la massima semplificazione degli adempimenti da parte dei soggetti interessati”, prevedendo, in particolare, l’invio di modelli preventivamente compilati da parte degli Enti impositori. Cosa che appare difficile, visti i tempi ristretti in cui gli addetti dovranno lavorare.

Il contribuente potrà pagare la Tasi presso gli uffici postali, oppure tramite il servizio telematico, sempre gestito da Poste italiane. Sul conto corrente -unico per tutta Italia- “non è ammessa l’effettuazione di versamenti tramite bonifico”. In alternativa, c’è l’“F24”.

Sul modulo vanno inseriti il codice fiscale dell’interessato, il codice catastale del Comune dove sono situati gli immobili, le altre informazioni e gli importi.

Il bollettino è caratterizzato da una specifica zona riservata alla lettura ottica, situata nella parte inferiore e composta da quattro campi delimitati da caratteri speciali. Indicano il tipo di documento (da impostare con il valore 896); il numero del conto (1017381649); l’importo in euro; il codice cliente (ultima cifra dell’anno di riferimento del tributo, ad esempio 4 per il 2014; decodifica del primo carattere del codice catastale del Comune; tre elementi numerici del codice catastale; spazio libero a discrezione dell’Ente; controcodice).

Esiste una seconda versione del modulo, in bianco. Questa dovrà essere stampata a spese della società ora diretta da Francesco Caio, “assicurandone la disponibilità gratuita presso gli uffici postali”.

Il modello previsto dal decreto pubblicato ieri sera in “Gazzetta ufficiale”; ne esiste un secondo in bianco, che sarà reso disponibile presso gli uffici postali
Il modello previsto dal decreto pubblicato ieri sera in “Gazzetta ufficiale”; ne esiste un secondo in bianco, che sarà reso disponibile presso gli uffici postali



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