Una “rivoluzione” davvero difficile, quella in atto da parte di Poste italiane. Già a partire dalla data. Informazioni raccolte oggi da “Vaccari news” ai... piani alti della società confermano che il giorno da considerare per l’entrata in vigore del nuovo tariffario sarebbe proprio il 20 maggio, così come prevede il decreto Landolfi.
Ma ancora questa mattina il numero verde aziendale dava notizie contraddittorie (indicando alternativamente il 20 ed il 22 maggio) mentre gli uffici applicano le vecchie norme.
È anche il momento di guardare avanti: secondo gli esperti, il fatto di aver eliminato la posta ordinaria rende inutile mantenere differenziata quella prioritaria, per cui le ormai familiari etichette blu, che hanno finora contraddistinto il corriere veloce, potrebbero presto andare in pensione.
C’è poi da valutare un altro aspetto: in base a quanto aveva dichiarato l’amministratore delegato, Massimo Sarmi (notizia pubblicata il 23 marzo), si starebbe approntando una serie che sostituisca le “P” dorate. Iniziativa oggi forse inutile, visto che tutta la posta messa in buca sconta costi e trattamenti identici. Saremmo quindi davanti ad una normale serie ordinaria che integrerebbe o addirittura sostituirebbe la “Donna nell’arte”.