Nexive e Poste italiane trattate… equamente dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che ha comminato sanzioni ad entrambi gli operatori. I due casi riguardano le lagnanze del pubblico.
Nel primo l’attenzione si è fermata sulla procedura attraverso la quale avanzarle, disponibile sul sito aziendale di Nexive. Procedura articolata e che chiedeva, fra l’altro, di iscriversi dando elementi in sovrappiù rispetto alle esigenze specifiche. Secondo l’Agcom, costituiva “un aggravio procedurale e di tempo per l’utente che voglia presentare un reclamo, suscettibile di ostacolare di fatto l’esercizio di un diritto”. Morale, è stato stilato un verbale da diecimila euro.
Quanto alla seconda vicenda, il Garante ha ricevuto due segnalazioni da parte di altrettanti utenti; in esse si lamentava il mancato riscontro scritto di Poste italiane ai ricorsi proposti (tre). Dalla documentazione acquisita, apparivano regolarmente inoltrati presso gli uffici postali, ma la società ha dichiarato che “non risultavano” nei sistemi interni; quindi sarebbero stati persi. La sanzione è stata fissata in quindicimila euro, cinquemila per pratica.