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editor Fabio Bonacina

27892 news from 8/3/2003

È quanto intende fare Cassa depositi e prestiti con Poste italiane. Nel caso vengano raggiunti gli obiettivi previsti, il nuovo accordo prevede premi per la seconda tra gli 1,55 e gli 1,85 miliardi annui

Rinnovata un’alleanza grazie alla quale, da oltre un secolo, “il risparmio degli italiani si trasforma in un volano di sviluppo e di crescita, contribuendo all’aumento degli investimenti strategici e al miglioramento della competitività del Paese”.

È in questo modo che è stato presentato l’accordo concernente il servizio di raccolta del risparmio postale per il triennio 2018-2020, quindi temporalmente in linea con i rispettivi piani industriali. È stato firmato ieri dagli amministratori delegati di Cassa depositi e prestiti Fabio Gallia e Poste italiane Matteo Del Fante. Presente all’atto, il ministro dell’Economia e delle finanze Pier Carlo Padoan.

Da un lato mira a consolidare il ruolo dei buoni fruttiferi e dei libretti di risparmio, dall’altro ad innovare ed ampliare la gamma dei servizi offerti. Le parti, infatti, intendono rilanciare il settore con il riposizionamento di quanto proposto, prevedendo maggiori investimenti in tecnologia, comunicazione, promozione e formazione, al fine di raggiungere una sempre più ampia platea di pubblico.

Grazie alla loro flessibilità di rimborso, alla garanzia dello Stato e alla totale assenza di costi, rappresentano prodotti unici nel panorama finanziario, e tra i più diffusi nel Paese. Al 30 settembre erano impegnati 321 miliardi di euro, di cui 212 in buoni e 109 su libretti, con 26 milioni di clienti.

Il documento sottoscritto prevede una remunerazione per Poste mista, cioè commisurata in parte allo stock dei prodotti e in parte ai flussi annui di sottoscrizione dei buoni. Nel dettaglio, è collegata al raggiungimento di obiettivi annuali di raccolta netta. A fronte del loro conseguimento, ogni dodici mesi è previsto un assegno compreso tra 1,55 ed 1,85 miliardi di euro.

Nel rispetto della sua funzione sociale, Poste conferma l’impegno di restituire alla clientela l’intero importo investito in buoni, nei casi in cui l’imposta di bollo dovesse ridurre tale cifra per effetto di un rimborso anticipato.

Affinché il testo diventi efficace occorrerà attendere la sottoscrizione della convenzione tra Mef e Cdp per la gestione dei buoni delle serie trasferite allo stesso dicastero.

Alla firma: gli amministratori delegati di Cassa depositi e prestiti, Fabio Gallia, e Poste italiane, Matteo Del Fante. Al centro, il ministro ad Economia e finanze, Pier Carlo Padoan
Alla firma: gli amministratori delegati di Cassa depositi e prestiti, Fabio Gallia, e Poste italiane, Matteo Del Fante. Al centro, il ministro ad Economia e finanze, Pier Carlo Padoan



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