Automi in grado di svolgere alcune attività in casa o fuori? È un po’ che se ne parla, ipotizzando persino un loro possibile impiego nelle funzioni di portineria e, fra l’altro, di gestione della corrispondenza in arrivo. Più circostanziato è il progetto cui sta lavorando La posta svizzera. A partire da settembre -annuncia lo stesso operatore- svolgerà dei test con robot semoventi per verificarne l’idoneità al recapito merci nell’ultimo miglio. Ossia quello più complesso e che finora era considerato impossibile da svolgere senza l’apporto umano. In futuro tali macchine potrebbero integrare la logistica e colmare una lacuna di mercato. Si tratta -viene precisato, pensando ai possibili timori dei dipendenti- di una “forma supplementare”, utile con i pacchi ed in casi specifici. Cioè invii speciali che devono essere portati in modo flessibile, rapido e conveniente, ma a poca distanza. Come le consegne nello stesso giorno, quelle di derrate alimentari o prodotti medici. Saranno impiegati a Berna, Biberist e Köniz; i modelli sono del produttore Starship technologies. Secondo le premesse, risultano in grado di trasportare un carico utile fino a dieci chili per circa sei chilometri. Procedono a passo d’uomo sui marciapiedi e nelle zone pedonali, raggiungono autonomamente la propria meta, evitano ostacoli e punti pericolosi. Si orientano grazie ad una combinazione di segnali, mentre il riconoscimento dell’ambiente circostante avviene mediante diverse videocamere. Nei punti critici o in moment incerti interviene un operatore da remoto. Nelle corse sperimentali saranno accompagnati e sorvegliati costantemente da una persona, anche per raccogliere il maggior numero possibile di informazioni sul loro funzionamento. Comunque, per passare agli impieghi effettivi ci vorranno almeno tre anni. Magari combinando la loro azione con quella dei droni, più utili nel trasporto di beni ad alta priorità o per quanti abitano in luoghi isolati.
Robot per consegnare i pacchi
29 Ago 2016 17:43 - FROM ABROAD
L’annuncio della Posta svizzera: dal mese prossimo le prove in tre città. L’obiettivo -un messaggio al personale interno - è garantire servizi ora scoperti