“Nel 2017 sono tornate a crescere le tariffe, in particolare quelle di treni, acqua e servizi postali”. È quanto sostiene in un rapporto l’ufficio studi di Mestre che fa capo alla Confederazione generale italiana degli artigiani.
L’indagine, sintetizzata in sette pagine, cita tutte le principali prestazioni pubbliche, senza peraltro indicare i criteri utilizzati. Un dettaglio importante: per ciò che concerne il settore postale, l’attuale tariffario in vigore, relativo al servizio universale, è lo stesso dall’1 ottobre 2015, ad esclusione degli invii come raccomandate, assicurate ed atti giudiziari, questi sì lievitati dal 10 gennaio dell’anno scorso. Comunque, in dodici mesi viene valutata una crescita del 4,5%.
Quello che si fa notare di più è il rincaro nell’arco temporale maggiore: tra il 2007 ed il 2017 la differenza è del 45,4%, contro un’inflazione calcolata nel 14,9%. Allora il minimo per inviare una lettera ordinaria interna era 60 centesimi; da oltre due anni ne occorrono 95 (+58%).