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editor Fabio Bonacina

27913 news from 8/3/2003

Così si esprime il segretario di stato Claudio Felici. Si occupa di finanze e bilancio, ma il suo portafoglio prevede, allo stesso tempo, Poste e rapporti con l’Aasfn

“Non sono settori di cui ho una conoscenza tecnica. Confido molto nella professionalità dei miei dirigenti con cui sto lavorando per dare sviluppo ed evoluzioni”. Così si esprime, da San Marino, il segretario di stato che si occupa principalmente di finanze e bilancio, ma che nel suo portafoglio ha anche il settore postale ed i rapporti con l’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica. E la risposta data a “Vaccari news” si riferisce proprio a questi due ultimi comparti, ora subordinati ad un solo referente politico: Claudio Felici.

Nato a San Marino il 10 marzo del 1960, è sposato da venticinque anni ed ha una figlia. Laureato nel 1986 in Ingegneria meccanica all’Università di Bologna, ha svolto per un decennio la professione di progettista di macchine automatiche. È stato presidente -e poi segretario- del Partito progressista democratico sammarinese, quindi segretario del Partito dei democratici. Nel 1998 fu eletto per la prima volta in Consiglio grande e generale, dove è stato riconfermato nel 2001. Attualmente è capogruppo consiliare del Partito dei socialisti e dei democratici.

Nel suo complesso, conosce bene la “stanza dei bottoni”, avendo ricoperto il mandato di segretario di stato per l’Industria nel 2002, per l’Industria, l’artigianato, il commercio, le telecomunicazioni e la cooperazione economica tra il 2003 ed il 2006.

“Le Poste sammarinesi sono appena diventate ente autonomo e in questa fase si sta facendo tutta una serie di adeguamenti”, precisa quello che in un contesto italiano dovrebbe essere definito ministro. “Un fatto positivo che esprime la nostra autonomia di Stato sovrano. Filatelia e numismatica hanno una storia consolidata, ciò non toglie che vi sia una continua necessità di stare al passo con i tempi e di rimanere attrattivi”.

È filatelista? “Sono molto curioso rispetto a questo settore, ma non sono un collezionista”.

Le Poste di San Marino, con la nuova legge, stanno attraversando un momento particolarmente delicato, soprattutto per i servizi finanziari. Cosa prevede per il loro futuro? Quali sono, nella sua agenda, le prossime mosse? L’obiettivo -risponde- è che Poste “operi anche come ente finanziario, così come accade in Italia. Ora siamo in una fase di passaggio: il passaggio alla piena autonomia non è completato, c’è qualche criticità temporanea, ma confido che il sistema vada a regime a breve”.

Anche l’Aasfn è in mutamento. Lo sviluppo da azienda ad ufficio, annunciato l’anno scorso, è stato bloccato per la crisi politica. Quando, secondo lei, si potrebbe completare? Ha già maturato qualche idea per iniziative o attività nuove? “Al momento la trasformazione è sospesa. Ci sono diversi aspetti non secondari da analizzare e ai quali dare una soluzione equilibrata. La transizione è subordinata alla individuazione delle soluzioni. Anche il ragionamento su eventuali attività nuove è ancorato alla definizione del quadro complessivo”.

Il segretario di stato Claudio Felici risponde alle domande di “Vaccari news”
Il segretario di stato Claudio Felici risponde alle domande di “Vaccari news”



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