Non solo il “Festival internazionale della filatelia” (news di questa mattina). Anche i bilanci finanziari 2009 di Poste italiane hanno ricevuto il necessario disco verde dal consiglio di amministrazione e sono stati resi pubblici.
Il gruppo chiude in positivo, registrando un utile netto, in crescita del 2,4% rispetto al 2008, di 904 milioni (882,6 milioni nell’esercizio precedente), e un risultato operativo che sale a 1,6 miliardi (1,5 nel 2008).
I ricavi totali aumentano del 12,6% portandosi a 20,1 miliardi con una performance particolarmente significativa dei servizi assicurativi, che fanno registrare un incremento del 29%. Pure le prestazioni finanziarie confermano la crescita, ottenendo un +8%. Di particolare rilievo è la raccolta del risparmio postale, con circa 5,5 miliardi collocati sui buoni fruttiferi postali e sui libretti, un dato -è il commento- “che sottolinea l’alto livello di fiducia assegnato dai risparmiatori a Poste italiane anche in un anno caratterizzato dalla crisi finanziaria globale”.
Pollice verso, invece, per l’ambito postale, che scende del 5%: è il calo dei volumi, un fenomeno comune a tutte le economie sviluppate per l’uso sempre più intensivo di internet. La società “sta rispondendo alla progressiva riduzione delle spedizioni con il lancio di servizi innovativi che, facendo leva sulla tecnologia digitale e garantendo la massima sicurezza, rispondono all’evoluzione dei consumi e alle nuove esigenze da parte della clientela sempre più orientata all’utilizzo di prodotti digitali”.
“Nel 2009 -ha dichiarato l’amministratore delegato, Massimo Sarmi- registriamo un utile in crescita, un risultato considerevole in assoluto poiché è stato raggiunto in un anno segnato dalla crisi economica e finanziaria che ha acuito anche il calo dei volumi postali. Questo ottavo bilancio consecutivo in utile e con risultati sempre crescenti permette a Poste italiane di affrontare la completa liberalizzazione del mercato postale con fiducia e con strumenti adeguati per sostenere la concorrenza, grazie anche alla leva competitiva costituita dalla nostra esperienza di successo nel lancio di servizi innovativi ad alto contenuto tecnologico”.
In tale contesto positivo, non stupisce che lunedì scorso il ministro allo Sviluppo economico, Claudio Scajola, alla presenza del presidente di Poste italiane Giovanni Ialongo, abbia indicato la società come partner per rivalorizzare il Museo storico pt.