Pure la Spagna impegnata a testare i droni ai fini postali. La notizia è stata diffusa dall’operatore nazionale, Correos. Come in altre situazioni geografiche, con tali mezzi si vorrebbe migliorare il servizio di consegna per buste e pacchetti in zone di difficile accesso, davanti a condizioni climatiche avverse o, alternativamente, in contesti di emergenza. Specificando che, nel momento (per ora ipotetico) in cui venisse introdotto definitivamente, il sistema rappresenterebbe soltanto un supporto attraverso il quale aiutare i portalettere rurali. Per i test è stata individuata la zona di Sotres, nelle Asturie, difficile da raggiungere tutto l’anno e che durante l’inverno spesso rimane isolata. Il mezzo ha coperto tratte comprese fra i due chilometri e mezzo ed i tre, individuate in collaborazione del fattorino locale. L’apparecchio è un esaelicottero, ossia dotato di sei motori che possono trasportare un chilo e mezzo di materiali e resistere a venti con velocità fino ai quaranta chilometri orari. Di marca Techni drone, è guidato a distanza dall’addetto; prevede una funzionalità di emergenza: nel caso si perdesse il segnale, la macchina torna automaticamente alla base di partenza. Già in precedenza tale tecnologia era stata impiegata a Saragozza, ma non per trasporti: allora si trattava di monitorare dal punto di vista energetico edifici industriali. Nel frattempo, Amazon, tra le prime aziende ad impegnarsi nel settore, ha diffuso un video dimostrativo su come potrebbe essere il futuro. Almeno restando alle ipotesi.