Per chi vuole approfondire la storia inerente l’immobile e la sua nuova vita (news precedente), c’è pure il libro. S’intitola “Il fondaco dei Tedeschi a Venezia - Il restauro e il riuso di un monumento veneziano”.
Firmato da Electa, documenta il cambiamento del famoso complesso che -fino al 2010- fu sede delle Poste centrali cittadine.
L’intervento edilizio è stato commissionato da Edizione, una società della famiglia Benetton, e realizzato dal gruppo di progettisti che ha coinvolto Rem Koolhaas, Ippolito Pestellini e Silvia Sandor. Ha consentito -viene spiegato- di liberare il palazzo da tutte le superfetazioni novecentesche e di recuperare spazi in precedenza non valorizzati, come quelli che si possono raggiungere attraverso la copertura vetrata: da essi si gode di una vista spettacolare sulla città.
Il piano, inoltre, ha comportato la sistemazione delle fondazioni e degli impianti tecnici, l’adeguamento dei percorsi, la riconfigurazione delle scale. Senza trascurare la riscoperta di quanto resta di originale della costruzione e delle tracce materiali lasciate dalle attività più antiche.
I testi presenti nel volume sono di Francesco Dal Co, Elisabetta Molteni, Rem Koolhaas, Ippolito Pestellini. I servizi fotografici, in parte forniti da Fabrica, risultano di Alessandra Chemollo e Delfino Sisto Legnani, mentre la documentazione storica proviene dalla Biblioteca nazionale marciana e da altri archivi. Conta 352 pagine con 510 illustrazioni a colori ed in bianco e nero; il prezzo di copertina ammonta a 40,00 euro.