Non è la prima volta che la Polonia convince la giuria del Premio internazionale d’arte filatelica “San Gabriele”, dedicato alle emissioni religiose dell’anno precedente e giunto alla trentatreesima edizione. E l’ha fatto anche ora: l’annuncio è stato dato questa mattina a Legnago (Verona).
La serie che si è fatta notare (nel collegio giudicante figurano tra l’altro gli arcivescovi di Vienna, Christoph Schönborn, e di Trento, Luigi Bressan, nonché i presidenti di molte associazioni “San Gabriele” d’Europa) è dedicata alla canonizzazione di Karol Wojtyla, al debutto il 2 aprile 2014 e frutto di una congiunta con il Vaticano. Si compone di un francobollo singolo da 2,35 zloty e tre foglietti, due da 5,00 ed 8,50 (tutti raffigurano il pontefice), l’ultimo con due tagli da 5,00 (affianca Giovanni Paolo II all’altro protagonista della celebrazione, Giovanni XXIII). Stampata a secondo dei casi in offset o calcografia, poggia su un’immagine principale, quella del papa polacco benedicente e sorridente, firmata a quattro mani dai coniugi Marzanna e Jacek Dąbrowscy.
Il collegio ha sottolineato, in particolare, la caratteristica dell’aureola, che comprende frasi ed inviti pronunciati dal vicario di Cristo. Particolare curioso: la versione di Varsavia contiene un concetto in più rispetto a quella del partner: “Come si può amare Dio che non si vede, se non si ama il fratello che sta accanto a te”. A rivelarlo è stata, nel corso della cerimonia di premiazione, la responsabile di Poczta Polska per filatelia e marketing, Agnieszka Kloda-Debska. La differenza sarebbe dovuta ad una semplice questione di spazi.
Un secondo riconoscimento è finito al Brasile, per la serie natalizia datata 5 dicembre. Si tratta di un blocco con due dentelli da 3,00 real. Propone immagini ispirate a san Nicola, il santo di Myra venerato a Bari, dove sono conservate le spoglie. Dalla fantasia e dal consumismo è stato trasformato in Babbo Natale, snaturando di conseguenza la sua origine. “Meritatamente ricollocato nel suo ambito storico, con un preciso richiamo al «Natale di san Nicola»”, è rappresentato da Babi Steinberg, oltre che attraverso i ritratti, mediante due dei più noti miracoli. Uno racconta delle tre ragazze salvate da un infelice destino (il padre, ridotto in miseria, aveva deciso di venderle) grazie ad una consistente somma in monete d’oro qui raccolte in alcune scarpe femminili; l’altro dei tre bambini riportati in vita, dopo che un oste li aveva uccisi e messi in una tinozza sotto il sale.
“Anche nell’era di internet -ha ricordato il presidente del Premio, Gianni Fontana- i francobolli sono in grado di diffondere in maniera efficace messaggi di pace, di fratellanza e di fede”.