Finito il periodo delle vacanze anche all’Unione postale universale. Dov’è in corso il cambio della guardia. Perché, conformemente alle scelte adottate nell’ottobre scorso in Qatar, con il 2013 il keniota Bishar Hussein ha preso il posto del francese Edouard Dayan in qualità di direttore generale. E lo svizzero Pascal Thierry Clivaz ha sostituito, come vice, il cinopopolare Guozhong Huang.
Bishar Hussein, in particolare, si è impegnato a rafforzare la rete planetaria, assicurando che ogni Stato, industrializzato o meno e fino alle piccole isole, verrà integrato pienamente nella comunità. “Dobbiamo rispondere ai bisogni dell’insieme dei Paesi membri, e questo in maniera inclusiva”, ha detto l’ex ambasciatore nonché ex dirigente di Postal corporation of Kenya. Egli è il primo di origine subsahariana a ricoprire la carica. Già ha garantito che lavorerà con tutti gli attori del settore per concretizzare la strategia di Doha, cioè la linea adottata durante il Congresso e valida per l’attuale quadriennio. Essa riposa su una visione forte attribuita al comparto, in quanto elemento essenziale dell’economia. Il nuovo direttore ha preso la direzione di una struttura che, dal 1874, permette lo scambio efficace della comunicazione postale tra gli operatori, ed ora coinvolge 192 Paesi.
Il ramo deve affrontare numerose sfide, in particolare per quel che concerne la liberalizzazione, la crescita della concorrenza, l’evoluzione rapida delle tecnologie. Nel momento in cui i volumi di corriere sono in declino, i moderni supporti e lo sviluppo del commercio elettronico aprono la strada ad una panoplia di ulteriori opportunità, ad esempio negli ambiti delle operazioni finanziarie, della consegna di pacchi e pacchetti, della logistica e dei servizi informatici.
Compito della direzione è sovrintendere alle attività del segretariato, in particolare per quel che concerne le sessioni annuali degli organi interni, vegliare affinché le decisioni e le risoluzioni adottate in Qatar siano concretizzate e cooperare con le Unioni ristrette per rendere operativi i piani d’azione regionali.
I due dirigenti resteranno in carica perlomeno fino al prossimo Congresso, fissato ad Istanbul nel 2016.