Arriveranno -ma si sapeva, è una scelta che l’Italia cerca di mantenere- il 9 maggio, “Festa dell’Europa” e giorno consigliato per il loro debutto. Sono i francobolli dedicati al sodalizio che riunisce gli operatori del settore postale, ossia PostEurop. Anche il Bel Paese conferma come tradizione l’impegno assunto nel 1956 e sempre rinnovato. Tanto che -per sottolineare il sessantesimo anniversario della collezione- è stato deciso di adottare un soggetto comune, quello della cipriota Doxia Sergidou, ripreso da Roma nel taglio da 1,00 euro. Lo 0,95, invece, lascia spazio ad un’interpretazione locale, nel caso specifico dovuta ad Anna Maria Maresca. Offre -spiegano dal ministero allo Sviluppo economico- “un albero che, idealmente, abbraccia con i suoi rami il globo terrestre”. Entrambi i tagli, privi di indicazioni utili a capirne l’obiettivo (manca persino lo slogan “Pensa verde”), sono autoadesivi ed approntati in fogli da quarantacinque. La tiratura è di appena seicentomila esemplari per tipo, a conferma che il giro oramai non attira più come una volta: troppi i partecipanti e troppe le varianti definite da diversi di essi. Per il bollettino illustrativo è stato coinvolto il ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti. Due gli annulli speciali; al solito, riprendono gli stessi soggetti adottati per le cartevalori. I manuali saranno impiegati allo spazio filatelia della capitale, sito in piazza San Silvestro 20. A proposito di emissioni, domani e dopodomani a Roma verranno presentati pubblicamente il dentello per il Totocalcio e quello per il Centro sportivo italiano.