L’Italia il 28 luglio 2022, il Vaticano il 16 novembre successivo e ora, il 26 settembre, San Marino. Nel giro di un anno abbondante, ciascuno dei tre Paesi ha realizzato un francobollo inerente ai rapporti diplomatici con il Messico. Una curiosa combinazione. Per il monte Titano il frangente è stato dato dai quindici anni di relazioni. Esse -viene precisato- già erano state avviate, ma a livello consolare: nel 1928 il primo console onorario messicano venne accreditato in Repubblica; nel 1966 si stabilirono relazioni ufficiali e nel 1968 il primo console generale sammarinese fu accreditato a Città del Messico. Ma è dal 2008 che si decise di innalzare il livello. Da allora, i legami “si sono intensificati” e la celebrazione attuale “segna un momento importante in un percorso che continua a veder crescere le occasioni di collaborazione, di scambio e di confronto”. Quanto alla carta valore, è un 2,45 euro in fogli da dodici esemplari; il quantitativo stampato ammonta a ventimilaquattro unità. Il bozzetto è di Monika Dattner. Propone la libertas mexican dalia, una nuova variante di fiore, battezzata a San Marino nel 2023 presenti il segretario di stato per gli Affari esteri e l’ambasciatore messicano, “quale testimonianza delle profonde e amicali relazioni”. Chissà se il titolo avrà un seguito dall’altra parte dell’oceano, com’è accaduto per quelli d’Italia e Vaticano (in quest’ultimo caso, fu una congiunta ufficiale).
![Il turno di San Marino](https://img.vaccarinews.it/35289.immagine2.Dopo_Italia_e_Vaticano__anche_San_Marino_cita_in_un_francobollo_i_rapporti_con_il_Messico.jpg)