“Il ministero per il Turismo, che ha intrapreso una vasta campagna pubblicitaria tendente alla valorizzazione delle località turistiche del nostro Paese, ha interessato anche questa Amministrazione perché, collaborando alla iniziativa intrapresa, voglia esporre nell’interno dei propri uffici, negli ambienti aperti al pubblico, delle fotografie che illustrino le caratteristiche di maggior rilievo turistico della varie regioni d’Italia”. Così recitava una circolare diffusa dal ministero a Poste e telecomunicazioni mezzo secolo fa e subito ripresa dalla rivista “Rassegna postelegrafonica”. Quando non c’era un “layout” preciso, ossia l’uniformità degli sportelli affinché il marchio aziendale fosse immediatamente riconoscibile. Tanto è vero che il documento chiedeva agli interlocutori di assecondare il progetto nel momento in cui fosse necessario arredare nuove sedi o sistemare le esistenti. Da qui il consiglio di contattare i competenti uffici turistici provinciali “per studiare insieme la scelta delle foto che più si adattino ai vari ambienti e per conoscere a quali condizioni possano essere cedute”.