Il servizio postale veneziano torna in Turchia, grazie all’Ambasciata e all’Istituto italiano di cultura. I quali, nell’ambito della tredicesima “Settimana della lingua italiana nel mondo”, il 24 ottobre alle ore 18 proporranno la conferenza “La posta del bailo veneziano”. Punto di riferimento: palazzo di Venezia a Istanbul, Tom Tom Kaptan sok 7. È l’antica “casa bailaggia”, da dove partivano ed arrivavano i corrieri della Serenissima.
A salire in cattedra sarà il vicedirettore dell’Istituto di studi storici postali, Bruno Crevato-Selvaggi.
“Nel Cinquecento e nel Seicento -anticipa il relatore- la posta veneziana fra Costantinopoli e Venezia, e da lì nel resto dell'Europa Occidentale, costituiva l’unico collegamento affidabile e regolare tra i due mondi, e ciò grazie alla sinergia di diversi attori e alla loro professionalità. Il percorso era misto: da Costantinopoli (se ne occupava il bailo, l’ambasciatore veneziano) alle bocche di Cattaro, e poi via nave in laguna. Nel Settecento avanzato altri attori si presentarono sulla scena: Napoli, la Spagna, la Francia, l’Austria. Quest’ultima, nuova potenza regionale emergente, alla fine soppiantò la prestazione veneziana con la propria, che si svolgeva unicamente per via terrestre”.
Il tema verrà trattato in prospettiva storica, grazie a ricerche negli archivi della stessa Venezia, di Cattaro, Madrid e Parigi; la presentazione si avvarrà delle immagini di molte lettere trasportate, provenienti dalle collezioni di Adriano Cattani, Luciano De Zanche, Franco Rigo.