Non solo le sfide con le missive in vista della ricorrenza dedicata a san Valentino. L’Italia dei mille campanili offre anche il Museo delle lettere d’amore. Per scoprirlo, basta recarsi a Torrevecchia Teatina (Chieti)…
È stato istituito dalla Giunta municipale il 3 agosto 2011, spiegano dal Comune. Si trova al piano terreno del settecentesco palazzo Valignani, in piazza San Rocco, ed è aperto la domenica dalle ore 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18; l’ingresso è libero. Il percorso si compone di alcune sale tematiche: missive dedicate all’Italia ed all’emigrazione, scritte da bambini, i messaggi lasciati dai fedeli in piazza San Pietro durante l’agonia di Giovanni Paolo II, le partecipazioni risultate vincitrici del “Concorso internazionale lettera d’amore” o che hanno avuto nello stesso contesto una menzione. Quest’ultimo ambiente presenta i fogli appesi al soffitto, sospesi ad altezza dello sguardo: è l’epistola che va incontro al lettore e non viceversa. Insomma, accedervi “è come entrare in un inedito libro d’amore, scritto da migliaia di mani e ispirato da tante forme d’amore. È come tuffarsi nel cuore di migliaia di persone e sentir battere il proprio al ritmo del loro”.
“Solet hora, quod multi anni abstulerunt, reddere” (“Di solito un momento restituisce ciò che molti anni hanno tolto”): è la frase di Publilio Siro che campeggia sulla parete d’ingresso del Museo per accogliere i visitatori ed invitarli a riflettere durante la lettura degli scritti destinati a familiari, innamorati, animali o, ancora, a Nicole Kidman, alla bicicletta, all’Italia perduta di un emigrante. Rappresenta -viene precisato- “un unicum nel suo genere” ed è nato per conservare le oltre diecimila corrispondenze spedite dai partecipanti alla gara nata nel 2001 e, da allora, svoltasi annualmente.
Ad ogni edizione vi aderiscono centinaia di scrittori o dilettanti, italiani e stranieri: le missive sono pervenute anche da Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Croazia, Francia, Paesi Bassi, Slovacchia, Stati Uniti, Svizzera… Tra i concorrenti vi è un’alta presenza di giovani, finora sono state coinvolte circa quattromila persone. Il bando viene diffuso nei mesi primaverili e di norma scade il 30 giugno; il tredicesimo si terrà il prossimo 8 agosto. Sono accettate le composizioni in prosa inedite, mirate ad esprimere il sentimento d’amore nei confronti di un destinatario qualsiasi (persona reale o immaginaria, animale, oggetto, luogo o paesaggio). Si partecipa stilando in qualsiasi lingua; se straniera o in dialetto, però, si deve accludere la traduzione in italiano. La partecipazione è gratuita e la giuria composta da professori ed esperti in Letteratura.
Il Museo ospita anche iniziative culturali, ricomprese sotto la voce “Io so parlar d’amore”. Il prossimo appuntamento è fissato proprio al 14 febbraio con il quinto canto dell’Inferno, che vede protagonisti Paolo e Francesca. La lettura è di Rosaria Lo Russo; parteciperà lo scrittore, critico e docente universitario Federico Sanguineti.