Fra le emissioni odierne firmate dallo Smom, quella per i nove secoli raggiunti dalla sede di Viterbo. Nel 1524, il gran maestro Villiers de l’Isle-Adam domandò a papa Clemente VII di utilizzare la città come sede per i cavalieri ospitalieri di san Giovanni. La richiesta si inserisce nel tribolato periodo compreso tra l’abbandono di Rodi l’1 gennaio 1523 e l’insediamento a Malta del 26 ottobre 1530. Nel centro laziale, presso la rocca dell’Albornoz, rimasero dal 1524 al 1527.
Il giro di boa è stato sottolineato con tre francobolli, tirati in cinquemila esemplari per ciascun soggetto e raccolti in fogli da nove; si somma il foglietto, stampato in tremila unità. La grafica è stata curata da Mariti design. I soggetti citati si trovano tutti a Viterbo.
Il taglio da 1,25 euro raffigura la Chiesa dei santi Faustino e Giovita, risalente al XIII secolo e completamente ricostruita nel 1759. Raggiunse il momento di massimo splendore all’inizio del XVI, quale riferimento conventuale e magistrale dei cavalieri. Tuttora vi vengono officiate le celebrazioni della delegazione locale. Il 2,75 rappresenta l’icona della Vergine con Bambino, detta “Madonna di Costantinopoli”, venerata nello stesso tempio. Fu donata dagli ospiti al popolo nel momento in cui lasciarono definitivamente il luogo. Nel 2,90 figura la Basilica di santa Maria della Quercia. Costituita da una piccola chiesa costruita nel 1467 per venerare la tegola votiva raffigurante la Madonna della Quercia, venne ampliata nel XVI. A essa gli ospitalieri si legarono fin dalle origini e tuttora vi celebrano solenni liturgie eucaristiche. Quanto al blocco, nominale da 4,05, riprende una stampa d’epoca della rocca, proveniente dalla Biblioteca magistrale melitense. Risalente al XIV, fu più volte distrutta, ricostruita e modificata nel tempo.
Occhio alle novità di “Veronafil”, in programma questa settimana. L’Associazione filatelica numismatica scaligera, che organizza la manifestazione commerciale giunta alla centotrentottesima edizione, infatti, ha introdotto il biglietto d’ingresso: costa 7,00 euro (5,00 se acquistato on-line) e resta valido per i tre giorni. Tre giorni che -altra modifica- cominceranno giovedì 23 maggio (dalle ore 14 alle 18) e continueranno venerdì 24 (10-18) e sabato 25 (10-17). Insomma, la domenica è stata eliminata. Immutata la sede: il padiglione 9 della Fiera cittadina, sita in viale del Lavoro. Mostra, invece, a Torino, questa ad accesso libero. Risulta dedicata alle cartoline d’epoca riguardanti la tramvia a cremagliera Sassi-Superga, che ha raggiunto i centoquarant’anni. L’esposizione potrà essere raggiunta presso la stazione Sassi-Superga, in piazza Modena 6, sabato 25 e domenica 26 dalle 10 alle 18. L’iniziativa porta la firma dell’Unione filatelica subalpina e dell’Associazione torinese tram storici.
I lavori di cinque romanzieri grafici nazionali selezionati dal Canada e finiti in quattro francobolli di valore permanente, costo attuale 0,99 dollari. Come forma d’arte narrativa, nell’ultimo mezzo secolo il romanzo a fumetti (che può includere antologie, memorie e altre opere) è diventato sempre più popolare. Racconta storie ricche intrecciando parole e disegni in pannelli che evocano appunto le strisce. Gli autori premiati con l’iniziativa postale, che data 10 maggio, hanno spinto -è la nota- i confini ed elevato la forma, lasciando un segno nei lettori di tutto il mondo. Chester Brown è conosciuto in particolare per “Louis Riel: a comic-strip biography”; attraverso di essa ha ricevuto la prima borsa di studio assegnata al suo genere dal Canada council for the arts. Michel Rabagliati risulta la mente creativa dietro il pluripremiato percorso semi-autobiografico di Paul; da “Paul à Québec” successivamente è stato ricavato un film. Seth si è fatto un nome con “Palookaville”; vicenda in parte pubblicata come “Clyde fans”, riguarda due fratelli alle prese con la scomparsa dell’azienda di famiglia. Le cugine Jillian e Mariko Tamaki sono note per “This one summer”, una potente storia di formazione. Le cartevalori sono allestite in libretti da due serie.
L’Abbazia di Montevergine si erge da nove secoli sul massiccio del monte Partenio, nell’omonimo Parco regionale. Il complesso religioso è strutturato intorno a due edifici di culto; uno risulta la Basilica cattedrale, realizzata nel 1960, all’interno della quale riposano i resti di san Guglielmo da Vercelli, fondatore di Montevergine e patrono dell’Irpinia. L’altro immobile è la Basilica antica, opera di Gian Giacomo di Conforto in stile barocco, edificata sui resti dell’impianto medievale. Si trovano nel comune di Mercogliano (Avellino). La storia, dicono dal Vaticano, che gli ha dedicato un francobollo (arriverà domani) “non deve la sua origine ad un’apparizione mariana ma piuttosto allo spirito ascetico mariano del fondatore e dei suoi discepoli, che vollero costruire a Montevergine un faro di devozione alla Madonna”. Nel XII secolo san Guglielmo incarnava una delle immagini più elevate dell’uomo di Dio. Apostolo e pellegrino, dedicò la vita alla diffusione del Vangelo in ogni luogo e presso ogni genere di umanità. Quando un giorno giunse ai piedi del monte Partenio, pensò che fosse il luogo più adatto per edificare un tempio; era il 1124. In poco tempo si ritrovò a capo di una congregazione di monaci desiderosi di vivere secondo il suo esempio, scegliendo uno stile di vita improntato all’umiltà e alle rinunce della carne in favore dell’ascesi spirituale. Il tributo, dovuto a Orietta Rossi, riproduce un dettaglio raffigurante l’area, tratto dall’affresco “Principatus Salerni” del 1585 circa; questo è conservato nei Musei vaticani presso la galleria delle carte geografiche. Taglio da 1,25 euro, il dentello risulta prodotto in trentaseimila unità raccolte in fogli da dieci. Si aggiunge l’annullo con il logo ideato per il giro di boa.
Sulla pagina del sito dedicata all’asta Vaccari del 18 maggio compaiono ora l’elenco dei realizzi registrati sabato e i lotti ancora disponibili. Questi ultimi resteranno in vendita al prezzo base più le spese di invio fino al 19 giugno.
“Il materiale rimasto -precisano dagli uffici di Vignola (Modena)- riguarda anche gli Antichi Stati, con una particolare presenza di annullamenti di Modena e Napoli. Consigliamo inoltre di esaminare il capitolo riguardante lotti e collezioni, che permette sorprese. Essendo pezzi unici, lo specifico articolo verrà attribuito alla persona che lo richiederà per primo”.
I novant’anni di attività per il palazzo delle Poste ideato da Giuseppe Boni e sito in via Mazzini 15 a Carrara, ponendolo a confronto con i maggiori immobili postali del Novecento realizzati nelle principali città italiane. Quindi portando a paragone “gli stili architettonici, la tipologia dei progetti, la vita e la storia dei progettisti e degli artisti che realizzarono le opere d’arte presenti, i materiali lapidei utilizzati e tanto altro ancora”.
È la proposta voluta dall’Ordine degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori di Massa-Carrara, intitolata “Gli edifici postali del Novecento” e inserita nel ciclo di incontri “La parola all’Ordine”. Si concretizzerà mercoledì 22 maggio alle ore 17 presso la sede istituzionale, a Carrara in via San Martino 1/a. La partecipazione è pubblica.
A introdurre la conferenza sarà il presidente dello stesso Ordine, Roberto Del Sarto, mentre il relatore risulta il segretario, Paolo Camaiora.
Com’era previsto, il francobollo dello Smom dedicato al centocinquantesimo anniversario della nascita di Guglielmo Marconi si presenta molto simile a quello del Vaticano, visto che si tratta di una congiunta. Stessa immagine (di Orietta Rossi, mostra il personaggio al lavoro e delle onde elettromagnetiche), stesso valore nominale (1,30 euro), stessa data di emissione (il 21 maggio), stessa confezione (in fogli da dieci). A cambiare è la tiratura, in tale caso fissata a quindicimila esemplari. Lo scienziato fu nominato anche cavaliere di gran croce magistrale del Sovrano ordine di Malta (fine).
Questa sera e la prossima, alle ore 21.30 su Rai 1, la miniserie tv “Marconi - L’uomo che ha connesso il mondo”, con Stefano Accorsi. Intanto, si aggiungono altre proposte dedicate all’inventore. Il Museo nazionale della scienza e della tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, ad esempio, ha varato un articolato programma celebrativo. La struttura, non a caso, conserva oggetti, documenti e testimonianze bibliografiche inerenti al personaggio: in veste di presidente del Consiglio nazionale della ricerche, negli anni Trenta contribuì a gettare le basi della nuova istituzione insieme al fondatore, l’ingegnere e industriale Guido Ucelli. Il 22 maggio sarà disponibile il primo dei sei podcast “Marconi & co.”, con le voci di Carlo Annese e Simona Casonato. Ogni mercoledì gli oggetti del Museo racconteranno l’altra storia della comunicazione senza fili per scoprire chi, insieme al protagonista, oltre cent’anni fa ha lavorato al settore. Si aggiungeranno, presso la sede di via San Vittore 21, le visite guidate speciali alla sezione telecomunicazioni, intitolate “Il mito in una scatola”; sono previste domenica 2 e sabato 15 giugno. Per domenica 6 ottobre, giorno in cui ricorre il secolo dalla prima trasmissione radiofonica italiana, è fissato un concerto di musica da camera con l’Orchestra sinfonica cittadina. A fine novembre sarà disponibile -nella versione digitale gratuitamente- il libro attraverso cui il Museo riflette sull’eredità culturale lasciata dallo scienziato (continua).
La Svezia ridimensiona il proprio servizio postale. Da questo mese ha cominciato a svuotare la maggior parte delle cassette postali a giorni lavorativi alterni, invece che quotidianamente. La cadenza è rimasta inalterata per i contenitori situati in posizioni strategiche e ancora utilizzati in misura significativa. La scelta -commentano da Postnord- “è un adattamento alla ridotta esigenza della comunità e un tentativo di rendere il servizio postale universale più sostenibile, sia dal punto di vista finanziario che ambientale”. In una tipica giornata, prima della riforma i postini dell’azienda percorrevano l’equivalente di nove giri intorno al mondo per ritirare e consegnare il corriere. Ma dal 2010 i volumi delle lettere gestiti sono calati di circa il 65%. Nonostante ciò, da allora il numero delle cassette per imbucare è sceso solo del 16%, il che significa che molte volte esse sono vuote. Il compito di fornire il servizio postale universale comporta costi elevati. Finora Postnord non ha ricevuto alcuna compensazione e le entrate stanno diminuendo rapidamente. Per ridurre i costi, quindi, occorre razionalizzare e limitare gli impegni.
Un volume del 1987, realizzato coinvolgendo l’Associazione generale italiana dello spettacolo nonché il ministero del Turismo e dello spettacolo. Scritto da due giornalisti dell’Ansa appassionati del grande schermo e non a digiuno del mondo filatelico, Franco Cauli e Carlo Gambalonga. È “Cinema fermo posta - Il cinema nei francobolli”, 176 pagine con illustrazioni sia in bianco e nero, sia a colori, edito da Gremese. La società Vaccari ne ha reperita una copia mettendola in vendita a 20,00 euro.
La prima parte del lavoro è storica, raccontando le origini della “settima arte”, l’evoluzione, l’avvento del sonoro. La seconda si concentra su protagonisti (dagli attori ai disegni animati) e appuntamenti. Si aggiunge l’appendice, in cui sono elencate le cartevalori citate per titoli di film, personaggi e avvenimenti, festival, studi e sale cinematografiche.
Gli autori -commentava Enzo Diena nell’introduzione- “sono riusciti a portare a termine una ricerca esaustiva raccogliendo tutti i francobolli emessi in ogni parte del mondo, dagli Stati Uniti alla più piccola isola del Pacifico, dedicati al cinema, senza tralasciare la difficoltosa selezione degli annulli”; rappresenta “l’opera di riferimento nel campo della filatelia cinematografica”.
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