Protesta postale da Gela (Caltanissetta), tesa ad intasare il recapito di palazzo Chigi e sensibilizzare il presidente del Consiglio dei ministri, nonché il pubblico, sul futuro dell’impianto petrolchimico locale.
Dietro allo slogan “Matteo cambia verso: Gela vuole vivere”, c’è l’iniziativa di Cgil, Cisl e Uil. Dal 6 novembre 2014, data del protocollo d’intesa per l’area, ad oggi, il contenuto di questo documento “è stato fortemente disatteso: la città è ridotta allo stremo, i lavoratori temono per la perdita del posto di lavoro se in tempi brevi non partiranno le iniziative contemplate”.
Ogni cartolina (e sono centomila quelle annunciate) contiene uno spazio per le riflessioni del mittente riguardanti la raffineria. Non manca il “francobollo”, costituito dalla bandiera nazionale con le parole “Salute”, “Gela”, “Lavoro”.