Un banale scambio tra le immagini e le relative didascalie fornite dagli esperti. Sarebbe questa l’origine dello svarione che riguarda il 60 centesimi uscito il 22 ottobre per l’osservatorio astronomico di Brera. Secondo il decreto del ministero allo Sviluppo economico risalente al 12 marzo scorso, rappresenterebbe un particolare del palazzo che lo ospita, la cupola Zagar e, sullo sfondo, “la galassia a vortice M51, conosciuta anche come la galassia Vortice, ripresa dal telescopio nazionale Galileo”.
In realtà, non è così. “Stavo predisponendo un articolo di approfondimento dell’emissione per «L’arte del francobollo», quando mi sono accorto che qualcosa non tornava”, spiega a “Vaccari news” il divulgatore Renato Dicati. “Ho effettuato delle ricerche, ed ho scoperto che non poteva essere la M51, perché essa presenta delle caratteristiche completamente diverse. È, invece, la NGC6946”.
“Mi sono rivolto al direttore della medesima struttura scientifica Giovanni Pareschi, fra l’altro co-autore del bollettino illustrativo, e mi ha confermato come sono andate le cose. Si è visto troppo tardi l’errore”.
In ogni caso, il nome non figura nella vignetta. Compare soltanto nel testo del provvedimento formale e, a cascata, negli altri documenti che si basano su questo, fra cui lo stesso bollettino ed il comunicato diffuso da Poste italiane.