Approvato il 20 novembre, oggi è stato messo a disposizione del pubblico. È l’aggiornamento allo statuto, definito otto giorni fa dall’assemblea dei soci di Poste italiane, così da adeguare l’azienda alla prossima esperienza con Alitalia. A favore della quale, la stessa società guidata da Massimo Sarmi ha messo a disposizione 75 milioni di euro (e non di più, come ha confermato due giorni fa l’amministratore delegato). Nella lista delle attività che l’operatore può realizzare ora figurano “i servizi di trasporto, anche aereo, di persone e cose in Italia e all’estero”. E quell’“anche” potrebbe aprire le porte, un domani, persino ad altri supporti, ad esempio nel settore pubblico, come peraltro fa la Svizzera da tempo immemore. La voce si aggiunge agli ambiti già elencati in precedenza. Ossia: posta e bancoposta; comunicazione postale ed elettronica e di telecomunicazione (come notifiche e corriere ibrido o digitale, certificazione digitale); pacchi, corriere espresso e in generale logistica; riscossione e pagamento, raccolta del risparmio postale in nome e per conto della Cassa depositi e prestiti, conti correnti postali; vendita al dettaglio di tutti i valori bollati, “di cui ha l’esclusiva della distribuzione primaria ai rivenditori secondari”, nonché di beni e prodotti diversi anche di fornitori esterni; distribuzione e vendita di biglietti delle lotterie nazionali e di titoli e documenti di viaggio; ogni attività di valorizzazione delle reti della società e delle connesse infrastrutture tecnologiche per l’erogazione di servizi, ivi comprese formazione, ricerca, assistenza e consulenza a pubblica amministrazione, aziende e privati. Un mondo intero, insomma!
E dopo gli aerei?
28 Nov 2013 12:16 - NEWS FROM ITALY
Poste italiane - Resa nota oggi la nuova versione dello statuto, revisionato per coprire il capitolo Alitalia. Ma c’è un “anche”…