Un lavoro durato vent’anni e concluso solo ora: repertoriare tutti gli annulli noti della Città Eterna. È “Roma postale - Gli uffici postali della capitale d’Italia”, che l’autore, Luigi Ruggero Cataldi (luigiruggerocataldi@gmail.com), dedica al suo vecchio superiore, Enrico Veschi: fu lui a solleticarlo nell’effettuare la ricerca.
Articolato in 916 pagine “A4”, consente -annota l’artefice- di percorrere le tappe fondamentali dello sviluppo nel campo delle comunicazioni della città, dal 1870 ad oggi. Toccando tutte le sedi operative connesse alla posta e al telegrafo, di qualsiasi ordine e grado.
Sfilano così i “normali” uffici postali (cambi di denominazione e di indirizzo compresi, un approfondimento che venne tentato da Mario Gallenga senza che riuscisse a concretizzarlo), ma anche le ben più difficili strutture di servizio che hanno impiegato bollature, le agenzie ed i recapiti presso realtà private (fra cui il Nuovo circolo degli scacchi). E, quando è stato possibile, ecco -oltre alle semplici impronte- le riproduzioni a colori di buste viaggiate, moduli e foto.
Edito dall’Accademia italiana di filatelia e storia postale, costa 90,00 euro (spese postali escluse).