La sintesi (news precedente) sullo status dei documenti già appartenenti agli uffici pubblici e poi fuoriuscita, benché articolata, non è certo semplice da comprendere, soprattutto se si rovescia il problema. Ovvero, più che il quadro generale, al collezionista interessa la sorte del singolo oggetto che ha nel classificatore. Secondo gli esperti, un’altissima percentuale del materiale esistente sul mercato non rientra nella normativa; dunque, può essere commercializzato, collezionato ed esposto senza problemi. Ciononostante, occorrerebbe avere una guida pratica di riferimento che mostri una selezione fra i casi più comuni e dia i conseguenti responsi: questo si può tenere, questo no. Condivisibile o meno, il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo ha sentito le parti ed è arrivato alle proprie conclusioni. Ovviamente universali, ossia valide per tutte le strutture dipendenti da esso. Ora sarebbe bene passare ai casi pratici. È un compito, quest’ultimo, che deve essere assunto dalla filatelia organizzata: selezionare del materiale esemplificativo, sottoporlo agli esperti del dicastero e divulgarne le conclusioni. Ci si riuscirà?
Mibact/3 Cosa può fare la filatelia organizzata
11 Ott 2017 13:03 - NEWS FROM ITALY
Fissate dal dicastero le norme generali, occorre andare nello specifico. È un compito che solo i diretti interessati possono avviare