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editor Fabio Bonacina

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Le sanzioni Agcom riguardano Express group, Nexive e Posta power. Archiviato, invece, il provvedimento concernente Globe postal service

Quattro provvedimenti firmati Agcom
Quattro provvedimenti firmati Agcom

Dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni quattro provvedimenti diretti ad altrettante aziende per chiudere i problemi verificatisi.

Una delle ingiunzioni è stata inoltrata ad Express group: secondo i controlli, la società non ha previsto nell’adesivo Friend post da applicare sulla cartolina e che sostituisce il francobollo il proprio logo o un altro elemento utile al fine di identificare l’operatore. L’esito è una sanzione di 25mila euro.

Un altro faldone vede come interlocutrice Nexive. La multa, da 30mila euro, riguarda la violazione degli obblighi inerenti alla licenza individuale. Alcune indagini hanno consentito di verificare che, tra il luglio e l’agosto del 2016, 3.178 invii di posta massiva (bollette e testi provenienti da banche ed assicurazioni) destinati soprattutto a Firenze e provincia “non sono stati recapiti ai destinatari dal portalettere incaricato della loro consegna, che si è disfatto della corrispondenza abbandonandola in luoghi incustoditi”.

Anche Posta power, con sede in Svizzera, figura nella… lista nera. Secondo l’Agcom, ha espletato servizi postali (raccomandata, assicurata, plichi e pacchi fino ai due chili) rientranti nell’ambito del servizio universale senza avere a proprio nome la relativa licenza individuale, fatto costato 90mila euro.

Infine, ecco Globe postal service, che ha visto archiviare il contenzioso. Concerne il ritrovamento nelle cassette di Poste italiane, fra il 2014 ed il 2016, di 2.376.075 oggetti riferibili a Gps, la quale -si legge nel documento- non ha sottoscritto alcun accordo con la controparte “per rientrare nella disponibilità degli invii e svolgere correttamente il servizio, salvaguardando gli interessi degli utenti”. Però -ammette il Garante- nella delibera 621/15/Cons “non risultano esplicitati in termini inequivocabili gli obblighi gravanti in capo agli operatori alternativi con riferimento alla conclusione di accordi individuali con Poste italiane spa ovvero all’adesione alle condizioni generali di contratto predisposte dalla medesima società”. Ergo, occorre “un intervento modificativo della predetta delibera”.




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