Duecento storielle per sorridere e riflettere sulla forza del “quarto potere” quelle raccolte da Alessandro Arseni in “Tutti sbalorditi eccetto il morto”. Si tratta di… infelici cronache tratte dai quotidiani risalenti all’Ottocento (edizioni “The postal gazette”, 15,00 euro).
“L’umanità di allora -dice il curatore- era esattamente la stessa di oggi, con le stesse ambizioni, ansie, problemi, divertimenti, crudeltà, tradimenti, passioni, eroismi e fanatismi non molto dissimili da quelli odierni”. Concentrandosi -per ventitré anni- sugli scritti del tempo, è emersa una selezione delle vicende più bizzarre, riportata lungo le 240 pagine: “uno spaccato della società, dei vizi e costumi, romantico e spietato, a volte tragicamente comico, che apre una visione diversa sul XIX secolo, assai lontana dai trattati storici”.
Non mancano i riferimenti al mondo delle comunicazioni, dalle carrozze e dagli aerostati a vapore ai “pacchebotti”, dai classici messaggi in bottiglia ai cani contrabbandieri. E senza trascurare le potenzialità del telegrafo, magari davanti alla fuga di due amanti. Ladri.