Alla fine, Enrico Letta ce l’ha fatta, sciogliendo la riserva. E definendo con i partiti e le correnti la propria squadra governativa, presentata pubblicamente pochissimi minuti fa.
Per lo Sviluppo economico, dicastero competente anche per gli aspetti postali, il nuovo titolare, che succede a Corrado Passera, è il sessantaduenne Flavio Zanonato, dal 1993 -sia pure con un’interruzione- sindaco di Padova (Partito democratico). Appassionato di montagna, non risulta sia filatelista, anche se -viene fatto notare- potrebbe essere ben disposto nei confronti del settore.
Una scelta, di fatto, a sorpresa, anche esaminando i nomi circolati nelle ore e nei giorni scorsi per occupare l’ufficio più prestigioso di via Vittorio Veneto. Fra i tanti, si è parlato e scritto di Francesco Boccia, Renato Brunetta, Sergio Chiamparino, Graziano Del Rio, Guglielmo Epifani, Dario Franceschini ed Enrico Giovannini. E, addirittura, c’è chi aveva ipotizzato una ristrutturazione del Mise, separando il settore delle comunicazioni; in realtà, è stato affidato a Maurizio Lupi il rinato dicastero ad Infrastrutture e trasporti, che con Mario Monti era stato provvisoriamente accorpato.
Il premier, prima di rivelare i nomi, ha espresso una “sobria soddisfazione”, soprattutto per il record di presenze femminili e per il ringiovanimento complessivo della compagine. A ruota è intervenuto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Non c’è bisogno di alcuna formula speciale per definire questo Governo, è un Governo politico”, ha detto. “Era ed è l’unico Governo possibile. È il frutto di uno sforzo paziente e tenace del presidente incaricato e dei leader delle forze politiche che hanno scelto la strada della collaborazione nonostante tutte le difficoltà incontrate e prevedibili… L’auspicio è che si metta a lavorare rapidamente in spirito di fervida coesione”.
Domani alle ore 11.30 il giuramento.