Dopo la periodica comunicazione sulle percentuali di recapito registrate da Poste italiane, qualcuno rimane con l’amaro in bocca: possibile che la propria lettera sia sempre tra quelle che cadono nello... zero virgola, fisiologicamente destinato a non rispettare i parametri?

“Vaccari news” ha voluto saperne di più chiedendo al ministero delle Comunicazioni, il quale, lo prevede il decreto legislativo n°261 del 22 luglio 1999, è l’autorità di regolamentazione, incaricata alla sorveglianza e al controllo, soprattutto per ciò che riguarda la qualità del servizio postale universale.

I tempi di recapito vengono monitorati in base alla formula “J + n”, dove “J” rappresenta il giorno di deposito e “n” il numero di giorni previsti per il recapito.

Per quanto riguarda il monitoraggio della posta non massiva, cioè l’ex prioritaria, il dicastero si avvale di un organismo indipendente specializzato, scelto per mezzo di una selezione ad evidenza pubblica. Questo fornisce con cadenza mensile i rapporti dei risultati raggiunti, calcolati su base statistica. Per le modalità di misurazione si fa riferimento alla norma europea “en 13850”, redatta dal Comitato europeo di normalizzazione.

“Il campione statistico -precisano al ministero- è progettato sulla base di una stratificazione geografica del territorio e sulla definizione delle caratteristiche delle lettere test che devono riprodurre quelle della posta reale. La stratificazione geografica è basata sulla individuazione di 206 zone postali e sulla definizione di 893 tratte che le connettono”. Tali percorsi sono classificati come tipo “A” (città per città), “B” (provincia comprendendo il centro più popoloso della stessa provincia), “C” (capoluogo di regione con ciascuna delle province della stessa regione) e “D” (ciascun capoluogo di regione con tutti gli altri capoluoghi di regione).

Su ogni tratta vengono spedite 105 lettere test, distribuite in maniera omogenea nei dodici mesi dell’anno, per un ammontare complessivo di circa 94mila invii relativi all’intero modello statistico.

Diverso è il sistema impiegato per la corrispondenza registrata e per i pacchi ordinari, in quanto soggetti a tracciatura. In questi casi tocca direttamente a Poste italiane fornire i dati, calcolati non sul campionamento, ma sull’effettivo traffico svolto.

Quando, com’è già capitato in passato, nell’anno si registrano risultati negativi rispetto alle attese, l’autorità adotta provvedimenti sanzionatori.

Cinque realtà, quattro francobolli, tre monete, due recenti disastri e un bozzetto.

Si potrebbe sintetizzare così l’emissione “Posta umanitaria”, che ha coinvolto le tre sedi dell’Amministrazione postale Onu, l’Unione postale universale e la Svizzera, le quali hanno emesso oggi quattro esemplari (da 0,90 dollari per New York, 0,75 euro per Vienna e due tagli da 1,80 franchi per gli uffici Apnu di Ginevra e per l’Upu). Unico è il soggetto, dovuto alla disegnatrice Rorie Katz: un postino che, volando alto, porta le sue preziose missive in tutto il mondo.

“I francobolli e l’immagine –ha detto il responsabile dell’Apnu di New York, Robert Gray- simbolizzano l’impegno delle Nazioni Unite e dell’Upu a favore delle vittime di catastrofi naturali o di conflitti armati mediante l’invio di viveri, materiale e corrispondenza”.

Tra i casi concreti più recenti c’è l’assistenza fornita dagli operatori ai superstiti dello tsunami e del terremoto di Bam, in Iran. In alcuni frangenti la posta umanitaria permette di ritrovare dei parenti dispersi e serve per comunicare quando le vie ordinarie sono state danneggiate o distrutte.

Un privilegio non da poco, almeno in Italia, dove i tributi postali a persone viventi sono riservati al capo dello stato e al pontefice. Eppure per Luciano Pavarotti, scomparso questa notte a 71 anni, è stata fatta più di un’eccezione. Anche se qualche volta fioccarono le lamentele, imponendo la sostituzione del suo viso con un simbolo più anonimo.

Il suo profilo figura ad esempio negli annulli impiegati a Roma il 6 e il 7 luglio 1990 per promuovere il grande concerto (riproposto questa sera su Rai 1) che lo vide esibirsi in compagnia di José Carreras, Placido Domingo e Zubin Mehta, i quali compaiono tutti nell’impronta.

Ma anche successivamente le sottolineature marcofile, in occasione di manifestazioni artistiche, non sono mancate. In particolare a Modena, dove il tenore è nato e dove sabato si svolgeranno i funerali. Gli esperti ricordano quelle del 21 giugno 1997, 11 giugno 1998, 1 giugno 1999 (la prima versione propone l’effigie dell’artista, poi sostituita -come documentano dall’Ancai- con il logo della manifestazione) e 5 giugno 1999. Senza contare il meccanico in uso, sempre nella città emiliana, dal 10 al 21 maggio 1999.

Più generosi altri Paesi. Alcuni gli hanno dedicato obliterazioni, ed occorre citare Regno Unito (17 luglio 2004) e San Marino (16 settembre 1993, 15 settembre 1994, 14 settembre 1995). Altri direttamente francobolli, per esempio firmati da Guyana (22 giugno 1999), Mali (1 giugno 1998), Niger (1998), Romania (9 agosto 1999) e St. Vincent (5 novembre 1997).

Due commemorazioni con un solo francobollo. È quello proposto da Ascension, che ricorda Diana Spencer -meglio nota come Lady D- e Agnes Gonxha Bojaxhiu, cioè madre Teresa di Calcutta. Hanno conosciuto realtà decisamente differenti, eppure hanno condiviso alcuni momenti della vita e sono scomparse dieci anni fa.

La carta valore, dal costo di mezza sterlina, propone una foto, diffusa dall’Ansa, che parla un po’ italiano: è stata scattata durante il loro primo incontro (cui ne seguiranno altri), svoltosi a Roma il 17 febbraio 1992.

Entrambe le donne sono già state riprese in numerosi francobolli, alcuni dei quali le ritraggono insieme, emessi ad esempio da Bhutan (25 maggio 1998), Congo (31 agosto 1998), Giamaica (24 febbraio 1998), Honduras (15 ottobre 1997) e Togo (2 gennaio 1998).

Celebrare lo straniero illustre, non con le solite immagini di rito ma con qualcosa che si ricolleghi alla realtà locale.

È l’approccio adottato per la serie “La Svizzera vista dagli artisti stranieri”, in uscita oggi. Il fotografo inglese James Peel ha seguito le orme di quattro scrittrici e scrittori britannici, le cui opere -precisano a Berna- hanno risentito di un soggiorno in terra elvetica.

Il risultato sono quattro francobolli dedicati ad altrettanti paesaggi nazionali che ispirarono più di una generazione di artisti. Mary Shelley (1797-1851) ebbe tra le Alpi l’idea di “Frankenstein” e la vignetta dell’85 centesimi propone la cima del Mönch. La cascata di Staubbach (Lauterbrunnen), protagonista dell’1,00 franco, fu visitata da William Wordsworth (1770-1850), il cui incanto emana da “Memorials of a tour in the continent, 1820”. Al “Prigioniero di Chillon” e al “Sonnet to lake Leman” di George Gordon Byron (1788-1824), è dedicato l’1,30 franchi, che propone il lago di Ginevra. Chiude la serie l’1,80 franchi, il quale cita Arthur Conan Doyle (1859-1930) ed il racconto “L’ultimo problema”, richiamato attraverso la cascata di Reichenbach.

Anche nel maggio scorso era stata adottata un’impostazione simile per l’omaggio, attraverso due cartoline postali, all’eroe dei fumetti Tintin e al suo ideatore, il belga Hergé.

Anche la Francia si fa tentare dalle performance... cinetiche. Per il 3,00 euro adesivo in uscita generale domani, dedicato alla “Coppa del mondo di rugby”, è stata adottata la tecnica lenticolare. La stessa impiegata quattro mesi fa dalla Svizzera e in precedenza da altri Paesi, come Eire, Paesi Bassi e Nuova Zelanda.

Orientando in modo diverso la carta valore è possibile osservare più scene sovrapposte, che danno l’impressione del movimento. Nel caso specifico, il giocatore mentre effettua un tiro di penalità.

Parigi ha già salutato con un foglietto da 5,40 euro, uscito il 25 giugno, l’appuntamento sportivo. Quest’ultimo si svilupperà tra il 7 settembre ed il 20 ottobre, in Francia ma anche a Cardiff e Edimburgo.

Il titolo, “Universiade Torino 2007”, non deve trarre in inganno. Realizzato da Luciano Calenda e Gianni Galeotti per conto dell’Unione italiana collezionisti olimpici e sportivi (presso Coni servizi, piazza Lauro de Bosis 15, Foro italico 00194 Roma), il volume –che conta 120 pagine in bianco e nero e costa 10,00 euro- ricostruisce le vicende della specialità. Parte dagli esordi ed arriva alla ventitreesima edizione, svoltasi nella città piemontese tra il 17 ed il 27 gennaio scorsi.

Il sottotitolo, infatti, precisa che viene affrontata “la storia filatelica delle Universiadi invernali, e non solo...”. “Se -ricordano gli autori- l’anno della nascita ufficiale delle Universiadi è il 1959 nulla si sa di certo sulla nascita del Movimento sportivo universitario, o meglio del Movimento sportivo studentesco, a livello internazionale, avvenuta molti ma molti anni prima, addirittura alla fine del XIX secolo”.

L’impianto del lavoro è tematico, quindi considera i francobolli ma anche gli altri oggetti postali. Il primo documento postale ritrovato è una cartolina che risale al 1911 per il “VII Congresso internazionale degli studenti”, organizzato a Roma e in altre città. Fra i pezzi decisamente di pregio viene citata una delle prime affrancature meccaniche italiane, che ormai ha compiuto gli ottant’anni: è quella per i Campionati mondiali universitari remieri, svoltisi a Pallanza l’11 settembre 1927.

Una giornata particolare quella che si svolgerà a Cornello dei Tasso domenica 9 settembre. Alle ore 10 si aprirà la “Giornata tassiana”, dedicata alla famiglia che, dalle valli bergamasche, ha portato la propria organizzazione postale in tutto il continente.

L’antico borgo medievale si raggiunge solo a piedi dal capoluogo, Camerata, ed ospita il Museo dei Tasso e della storia postale. “Nel corso del 2007 –spiega a «Vaccari news» Adriano Cattani- il Museo ha visto un sostanziale aumento delle visite”: scuole, personale di aziende e naturalmente singoli collezionisti, italiani ed europei.

Questo aumentato interesse per le attività -sottolinea Cattani- è ora suggellato da un’ulteriore iniziativa. “Due riconosciuti studiosi storico postali internazionali, come lo svizzero Paolo Vollmeier ed il belga James Van der Linden, autori di numerosi articoli e pubblicazioni che costituiscono pietre miliari della storia postale, hanno deciso di effettuare due donazioni che hanno arricchito in modo veramente importante le disponibilità del Museo”.

Vollmeier ha regalato un nucleo piuttosto consistente di lettere sei-settecentesche dei percorsi tassiani, oltre ad altri documenti postali, che sono andati ad aggiungersi al nucleo già in precedenza acquisito. Van der Linden, invece, ha devoluto due pergamene a firma di personaggi tassiani, di chiaro argomento postale, corredate dai sigilli in cera con lo stemma dei Thurn und Taxis, oltre ad alcune lettere e ad altra documentazione riguardante la famiglia.

Il materiale verrà presentato alle ore 11 presso lo stesso Museo; a ruota seguiranno la visita guidata dell’allestimento e del borgo. La partecipazione è libera.

Mentre il settore postale parla di liberalizzazione, quello filatelico sembrerebbe puntare alla concentrazione. Dopo la crescita della Nordfrim, che ha appena assorbito Philagroup e si avvia a diventare un colosso nel settore della fornitura di novità, ora i riflettori si sono puntati sulle vendite all’incanto.

La britannica Spink ltd, in Italia rappresentata da Adriano Landini, ha formalmente comprato la casa d’aste statunitense Shreves philatelic galleries, che conta uffici a New York e Dallas.

“L’acquisto -precisano da Londra- ha creato il più grande battitore di francobolli rari al mondo, con vendite in asta (escludendo le trattative private) che negli ultimi dodici mesi hanno superato i 50 milioni di dollari”. L’operazione permetterà alla società di essere più presente sul mercato Usa, anche negli altri settori del collezionismo.

È Giovanni Bosi il nuovo segretario dell’Unione stampa filatelica italiana, che seguirà l’Usfi fino al rinnovo delle cariche sociali, atteso per il 2008. Bosi -ha detto il presidente del sodalizio, Renato Russo- “succede a Federico Luperi che per cinque anni ha retto la segreteria riversando tutta la sua esperienza professionale e le sue conoscenze informatiche per riammodernare la struttura organizzativa e creando il nostro sito web”. Le dimissioni di Luperi sono dovute alle sue “gravose incombenze quale vicedirettore dell’agenzia di stampa” Adnkronos.

Riccione è anche il momento dei riconoscimenti, come quello di giornalismo indetto dal Comune e quest’anno andato ad Antonio Prenna, della Radiotelevisione sammarinese. “Ci piace ricordare –si legge nella motivazione- in particolare lo «speciale», autentico esempio di sicura professionalità nel settore del giornalismo televisivo realizzato in occasione della Conferenza nazionale della filatelia tenuta lo scorso anno”. A Bruno Crevato-Selvaggi è stato invece attribuito il “Fulvio Apollonio” dell’Usfi per il volume “Il Regno d’Italia”.

Doppio il premio 2007 firmato dal mensile “Il collezionista” per l’emissione “Le due Repubbliche”. Realizzato da Anna Maria Maresca e Nicoletta Ceccoli (alle quali è andato “Il cavallino d’oro”), il foglietto è stato poi distribuito congiuntamente da Italia e San Marino (che hanno ricevuto “Il francobollo d’oro”). Onore, infine, al francobollo PostEurop sloveno del 19 maggio 2006, che per la realizzazione ha coinvolto i giovani.

Poche le novità dentellate presenti a Riccione. Stranamente silente l’Italia (la prossima uscita, dedicata a “Scuole e università”, è attesa il 17 settembre), la parte del leone è stata svolta da San Marino, che ha proposto le emissioni, ancora fresche d’inchiostro, del 24 agosto. Fra cui quella coordinata con Bratislava.

È proprio la versione slovacca l’iniziativa dentellata che probabilmente farà parlare nei prossimi tempi: il minifoglio con quattro serie starebbe registrando difficoltà distributive. Contro un facciale di 168 corone (pari a 4,98 euro circa), le Poste slave, sotto il tendone riccionese, hanno venduto a 5,60 euro l’una tutte le 800 confezioni portate. I minifogli complessivamente prodotti sono 125mila. Nel pomeriggio di venerdì, dopo aver esaurito la scorta, era già balzato in altri stand ad 8,00 euro. Quali saranno i prossimi sviluppi?

Esperti e collezionisti stanno già confrontando scelte editoriali, prezzi e novità dei nuovi cataloghi presentati nell’ambito della “tre giorni” riccionese e anticipati, nelle linee generali, da “Vaccari news” in agosto (Bolaffi giorno 23, Sassone 8 e 28, Unificato 17).

Tra le sorprese, l’annuncio di Paolo Deambrosi che l’Unificato sta pensando ad estendere il proprio ventaglio di proposte ai Paesi dell’Est europeo, oggetto, negli ultimi anni, di una riscoperta. Giacomo Avanzo, a nome della Sassone, ha invece puntato l’attenzione sulla ricerca della qualità e, in particolare, della centratura, condizione particolarmente premiata nelle valutazioni.

Ma la vera novità è il “Forum” (1.050 pagine, 120 euro), studio più volte annunciato ed ora disponibile, perlomeno nella prima parte (alla seconda, dedicata ai francobolli di Repubblica letti dal punto di vista iconografico, vi sta lavorando Giancarlo Morolli). Il lavoro –spiega Alberto Bolaffi- “ha uno scopo indiretto”, cioè sottolineare che la scrittura si sta trasformando. Ha anche un obiettivo diretto: “si possono vendere lettere medievali o babilonesi con la stessa soddisfazione del vendere una lettera di Antichi Stati”. Il “Forum” “esce dalla filatelia”, anche se il capitolo della filatelia costituisce il “Rinascimento”. Il francobollo, “artefice della globalizzazione”, “è entrato nell’era antiquariale”.

La casa editrice torinese ha realizzato, inoltre, il “Catalogo dei folder filatelici 2008”, guida (168 pagine, 10,00 euro) che raccoglie tutte le speciali confezioni firmate da Poste italiane a partire dal 1999.

“La settimana scorsa la divisione filatelia ha raggiunto il suo budget” 2007. Lo ha detto, pur non dando cifre precise, il direttore del settore, Marisa Giannini, questa mattina a Riccione durante l’inaugurazione della “Fiera internazionale del francobollo”.

Notizia significativa, ma che si inserisce in un dibattito più ampio, già influenzato dalle ipotizzate conseguenze della liberalizzazione nei servizi postali, annunciata per il 2009 ma destinata forse ad essere rinviata al 2011. Ed è proprio alla liberalizzazione che si è ispirato l’intervento del garante per la concorrenza ed il mercato, Antonio Catricalà, che è anche presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle carte valori postali. “Siamo stati un giorno sui giornali” -ha detto, riferendosi al francobollo per Cinecittà, uscito il 28 aprile- perché la vignetta avrebbe proposto “Mussolini travestito da regista; in realtà era un regista travestito da… regista”. “Con la liberalizzazione ci potranno essere più committenti, più commissioni. Forse non abbiamo sufficienti stimoli”, perché “c’è poca concorrenza nel nostro settore”: prima la liberalizzazione verrà introdotta, “prima avremo risultati”, poiché tale concetto non appartiene alla nostra cultura. “Non è il caso di drammatizzare ma occorre fare qualcosa”. “Quando tutti gli operatori potranno dare servizi, è giusto che possano fare «tagliandini»”, in grado di provare l’avvenuto pagamento della prestazione.

Dello stesso tema ha parlato anche il presidente della commissione permanente finanze e tesoro del Senato, Giorgio Benvenuto, al suo debutto al salone. “Bisogna prepararsi alla sfida della liberalizzazione”, ha fra l’altro detto. Per questo occorre anche “valorizzare il Museo postale che oggi c’è”, come suggerisce la sua proposta di legge. “Bisogna difendere e conservare (lo dico sempre) ma dobbiamo anche innovare”.

Anche il serioso Lussemburgo cede sulle forme, ma per una buona causa: riconoscere il valore, e dunque promuovere, il mosaico romano trovato a Vichten nel 1995.

L’emissione giunge oggi e si compone di cinque francobolli raccolti in un blocco, proprio come si trattasse di un’opera musiva. Quattro sono le “tessere” ottagonali dal valore di mezzo euro l’una, mentre al centro c’è quella, romboidale, da un’unità.

Realizzata verso il 240 a.C., l’opera ha una superficie di 61,3 metri quadrati e si presenta ben conservata, tanto da farne uno dei reperti archeologici più significativi del Granducato. Presenta le nove Muse, concepite da Zeus e dalla ninfa Mnemosine: Clio (cui viene attribuita la storia), Urania (astronomia), Polinnia (pantomima), Erato (lirica corale), Tersicore (poesia leggera e danza), Melpomene (tragedia), Talia (commedia), Euterpe (flauto). L’ultima si trova al centro ed è associata ad Omero: si tratta di Calliope, alla quale la tradizione abbina la poesia epica.

Ci sono voluti alcuni anni (il primo volume, riguardante Nord e Centro America, è targato 2004), ma ora l’oltremare Michel può ritenersi concluso. È intatti disponibile il decimo tomo, dedicato a quello che in Italia è, più o meno, definito Medio Oriente. Quindi, l’Asia che guarda al Mediterraneo (Autorità Palestinese compresa), l’intera penisola Arabica, l’Irak. Escludendo gli ex Paesi Urss presenti nell’area, l’Iran e tutto quanto si trova più ad Est dell’Irak, realtà rintracciabili nell’ottavo e nel nono volume.

Il decimo comprende anche le produzioni dei territori che dal 1971 compongono gli Emirati Arabi Uniti, come Fujeira, Ras al Khaima e Sharjah. Produzioni certo speculative, ma molto difficili da trovare effettivamente viaggiate (tanto è vero che spesso mancano le quotazioni per gli usati). Una volta erano concentrate in un volumetto a parte, ora superato.

Secondo le stime della casa editrice, con le ultime migliorie oltre il 50% delle immagini offre adesso una risoluzione di qualità, mentre sotto il controllo degli esperti sono passate più di 80mila quotazioni. Il cui numero risulta aumentato rispetto al passato: non solo per le novità, ma anche perché alcuni Paesi sono stati implementati con ulteriori voci, in particolare le fdc e le prove di colore.

Il mercato, anche per il tempo trascorso dall’ultima edizione, risulta generalmente in rialzo, soprattutto per i francobolli precedenti il 1945 e quelli usciti durante instabilità politiche, tipicamente l’Irak degli anni Novanta. Le performance migliori toccano Oman e Qatar e, in misura più ridotta, Giordania, Irak e Libano.

Il volume conta 1.376 pagine in bianco e nero; in Italia è venduto a 79,00 euro.

Ci sarà anche Benedetto XVI oggi e domani a Loreto (Ancona), per partecipare all’Agorà dei giovani italiani. Lo ricorderà, domenica, il manuale in uso dalle ore 8 alle 14 presso lo stand allestito a Piana di Montorso.

Il programma del pontefice prevede, oltre alla veglia di preghiera con i giovani e ad una serie di funzioni religiose, anche l’incontro con i fedeli, organizzato sul sagrato del santuario Lauretano.

Dall’Italia all’Austria, dove papa Ratzinger si recherà tra il 7 e il 9 settembre per l’850° anniversario del santuario di Mariazell. A quanto risulta, Vienna non sottolineerà il viaggio apostolico con un’emissione speciale. D’altro canto, un taglio da 1,00 euro gli è stato tributato il 12 aprile scorso, in occasione del suo ottantesimo anniversario.

Pronto, invece, un annullo messo a punto dalle Poste vaticane, in attesa della carta valore commemorativa che, come tradizione vuole, dovrebbe giungere l’anno prossimo.