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editor Fabio Bonacina

28016 news from 8/3/2003

Sarà solo “e-live” e per corrispondenza. I lotti selezionati risultano 1.452, buona parte dei quali afferente al periodo classico d’Italia. Già disponibile il catalogo nelle versioni sfogliabile e pdf

Il catalogo 104
Il catalogo 104

“Le versioni sfogliabile e pdf del catalogo già sono on-line; si parte con la nuova asta, realizzata dalla nostra azienda. Si svolgerà dalle ore 10 di sabato 16 novembre e immetterà sul mercato 1.452 lotti”. È quanto annunciano dalla società Vaccari che, su appuntamento, porrà in visione il materiale presso la propria sede di Vignola (Modena), a partire da martedì 22 ottobre.

Sarà solo “e-live”, cioè digitale, e per corrispondenza; quindi senza presenza di pubblico in sala. Potrà essere seguita da remoto attraverso la piattaforma Bid inside, con la quale è possibile anche formulare direttamente le proprie offerte, queste visibili in tempo reale. Confermate comunque le modalità tradizionali: lettera, fax, posta elettronica, siti Vaccari e Philasearch (il limite ultimo per le candidature è venerdì 15 alle 17).

E il materiale proposto? “C’è una vasta scelta, da pezzi importanti ad altri che attirano l’attenzione per differenti ragioni. Particolarmente nutrita è l’area dedicata agli Antichi Stati e al Regno”, anticipa Valeria Vaccari. “Piuttosto corpose risultano le sezioni delle Colonie e delle Occupazioni. All’interno della posta militare sono stati raggruppati i pezzi appartenenti al Secondo conflitto mondiale, ulteriore parte della raccolta presentata nell’asta precedente; anche in questo caso comprende il corriere riferito ai prigionieri di guerra e agli scambi con l’estero”.

“Tante risultano poi le proposte voluminose; riguardano sia l’Italia sia l’estero e molte sono incentrate su tematiche particolari. Meritano un attento esame e sono di sicuro divertimento”.

Tra i reperti disponibili, due strisce da sette esemplari ciascuna del 2 crazie azzurro chiaro su carta grigiastra; è il lotto 490 e parte da una stima di 12mila euro
Tra i reperti disponibili, due strisce da sette esemplari ciascuna del 2 crazie azzurro chiaro su carta grigiastra; è il lotto 490 e parte da una stima di 12mila euro

Emessi oggi ben undici francobolli dedicati ad altrettante aziende. Sono tutti del “B” da 1,25 euro con annullo unico al Roma Vr

L’annullo fdc, valido per tutti i francobolli
L’annullo fdc, valido per tutti i francobolli

Maxi serie oggi anche dall’Italia, peraltro annunciata. Sono undici francobolli “B”, che quindi costano 1,25 euro e consentono di spedire una cartolina o una lettera ordinaria nei venti grammi in regime domestico, dedicati ad altrettante aziende sotto al nome comune di “Imprenditoria italiana”. Inserti nel modulo “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico”, sono stati prodotti in duecentocinquantamilaventi esemplari autoadesivi per tipo, ognuno dei quali in fogli da quarantacinque pezzi. Unico l’annullo fdc, appoggiato al Roma Vr di piazza San Silvestro 19; già si sa però che Pellegrini utilizzerà un secondo manuale il 30 ottobre a Venezia e Marinelli il 31 ad Agnone (Isernia).


Una per una, tutte le aziende citate

Amaro lucano - Riproduce una tradizionale etichetta raffigurante la Pacchiana, donna simbolo degli usi e costumi locali con l’aquila, lo stemma sabaudo e una serie di medaglie (il bollettino illustrativo è firmato dal presidente del gruppo, Pasquale Vena).

Balma, Capoduri & c., nel centenario - Dovuto a Ics comunicazione, mostra la cucitrice “Zenith 548” e la confezione di punti metallici “Zenith 130/E” (il presidente, Alberto Alberti, e l’amministratore delegato, Aldo Balma).

Cooperativa ceramica d’Imola (Bologna), nel centocinquantesimo - In questo caso, è stato coinvolto lo studio Fm; offre il logo realizzato per il giro di boa (l’ufficio marketing).

Damiani, nel centenario - Punta al gioiello denominato “Eternal blue”, design ideato da Giorgio Grassi Damiani e realizzato dalla ditta (Giorgio, Guido e Silvia Damiani).

De Nigris 1889, nel centotrentacinquesimo - Creato coinvolgendo Mimmo Paladino, tratteggia un’aquila: intende rappresentare il legame fra la tradizione dei maestri acetieri e la visione di un futuro più veloce e sostenibile (il presidente del gruppo, Armando de Nigris).

Eli Lilly in Italia, nel sessantacinquesimo - La goccia di sangue in trasparenza sovrapposta allo Stivale esemplifica la misurazione della glicemia necessaria per la diagnosi e il controllo del diabete, oggi trattabile grazie all’insulina che la ditta ha commercializzato come prima al mondo (il presidente e amministratore delegato per Italia, Europa Centro-Orientale e Israele, Elias Khalil).

Eridania Italia, nel centoventicinquesimo - Claudia Giusto ha immaginato mamma e figlia mentre preparano una torta utilizzando lo zucchero di tale marchio, rappresentato dal caratteristico pacco rosso (l’amministratore delegato, Alessio Bruschetta).

Fonderia di campane Marinelli, nel centenario della concessione del brevetto pontificio - È di Giustina Milite il secondo dentello che cita tale realtà (il precedente, un 800 lire o 0,41 euro, risale al 17 aprile 1999). Vi compaiono alcuni operatori intenti a governare la materia incandescente durante la fusione del bronzo, la squilla realizzata per il secolo, modelli esemplificativi delle varie fasi di lavorazione (Armando e Pasquale Marinelli).

Pellegrini, nel centenario - Di Emanuela L’Abate, cita la macchina per scrivere Underwood modello “5” delimitata dal nome e dall’acronimo “Gp”, tratto dal logo interno (l’amministratrice delegata, Sofia Pellegrini).

Cartiere Paolo Pigna - Ecco la copertina di uno dei quaderni d’epoca, il “Bella copia”, progettato nel 1951 e ispirato al boom economico. Il personaggio racchiuso in basso nel tondo vuole evocare la creatività (il presidente del gruppo Buffetti e Dylog Italia, Rinaldo Ocleppo, il presidente e amministratore delegato di Cartiere Paolo Pigna, Massimo Fagioli).

Pineider, nel duecentocinquantesimo - Mostra l’emblema ispirato allo stemma araldico della famiglia; tale realtà produce articoli di pelletteria, strumenti di scrittura e cartoleria di lusso (l’ufficio marketing).

La serie completa di undici cartevalori; cita Amaro lucano, Balma, Capoduri & c., Cooperativa ceramica d’Imola (Bologna), Damiani, De Nigris 1889, Eli Lilly in Italia, Eridania Italia, Fonderia di campane Marinelli, Pellegrini, Cartiere Paolo Pigna, Pineider
La serie completa di undici cartevalori; cita Amaro lucano, Balma, Capoduri & c., Cooperativa ceramica d’Imola (Bologna), Damiani, De Nigris 1889, Eli Lilly in Italia, Eridania Italia, Fonderia di campane Marinelli, Pellegrini, Cartiere Paolo Pigna, Pineider

Una graffetta al cuore
17 Ott 2024 16:42 - SAN MARINO
Suggerisce di “mantenere sempre vivo il sentimento di umanità”. È presente nel francobollo che ricorda il mezzo secolo di adesione di San Marino all’Unesco

San Marino è membro dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura dal 12 novembre 1974. A mezzo secolo di distanza, ha scelto di sottolineare la ricorrenza con un francobollo, in arrivo tra quelli del 25 ottobre.

La carta valore, per la quale è stato coinvolto Armando Milani, è ispirata “ai valori del dialogo e della comprensione reciproca sui quali si fonda la pace”. Evocando dunque l’avvio del preambolo che caratterizza la Costituzione dell’Unesco: “I Governi degli Stati membri della presente Convenzione, in nome dei loro popoli, dichiarano: che, poiché le guerre nascono nella mente degli uomini, è nello spirito degli uomini che devono essere poste le difese della pace”.

Nel dettaglio, l’immagine rappresenta una graffetta che trattiene a sé il cuore, suggerendo di “mantenere sempre vivo il sentimento di umanità”. È presente la parola bantu “ubuntu”, molto amata dal Nobel per la pace Nelson Mandela in quanto forte espressione dei concetti di appartenenza, umanità e solidarietà; significa “Io sono perché noi siamo”.

Il dentello richiede 1,30 euro; è stato prodotto in ventimila unità predisposte in fogli da quattro con bandella a sinistra.

Il tributo per l’Unesco uscirà il 25 ottobre
Il tributo per l’Unesco uscirà il 25 ottobre

Domani l’immobile progettato da Friedrich Setz festeggerà i centotrent’anni. Pronti annullo, cartolina e una mostra

Domani l’annullo
Domani l’annullo

Il Trieste Centro, il grande palazzo progetto da Friedrich Setz (1837-1907) e collocato in piazza Vittorio Veneto 1 della città giuliana, ha raggiunto i centotrent’anni. Domani un annullo, in uso dalle ore 11 alle 15.30, ricorderà il giro di boa. Vi è associata una cartolina (già affrancata costa 1,50 euro).

Per l’occasione, alle 11 sarà inaugurata una mostra. S’intitola “Il palazzo delle Poste e telegrafi di Trieste tra architettura, arte e filatelia”. È organizzata dal Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa in collaborazione con il Comune. Resterà aperta fino al 10 gennaio con gli stessi orari degli sportelli (da lunedì a venerdì 8.20-19.05; sabato chiusura alle 12.35).

La cartolina approntata per l’occasione
La cartolina approntata per l’occasione

Il percorso “è stato temporaneamente interrotto in pendenza delle decisioni e delle valutazioni in corso riguardo alle modalità e ai tempi dell’offerta”

Sorpresa per chi si aspettava, settimana prossima, la vendita riferita alle azioni di Poste italiane. Oggi la stessa azienda ha diffuso una nota che ripensa quanto fatto.

Conferma di aver avviato, congiuntamente al ministero dell’Economia e delle finanze, il procedimento presso la Consob per l’approvazione del prospetto, come previsto dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri datato 17 settembre. Tale percorso, però, “è stato temporaneamente interrotto in pendenza delle decisioni e delle valutazioni in corso riguardo alle modalità e ai tempi dell’offerta”.

Intanto, il titolo ha raggiunto il massimo storico, 13,36 euro.

La quotazione del titolo negli ultimi cinque anni
La quotazione del titolo negli ultimi cinque anni

Nel romanzo l’autrice, Laura Imai Messina, ha immaginato un ufficio specializzato nelle lettere che non hanno raggiunto il destinatario. E la casa editrice Einaudi l’ha davvero approntato, ma fino all’11 novembre

Il romanzo di Laura Imai Messina
Il romanzo di Laura Imai Messina

Giappone - Risa sbarca ad Awashima in un mattino freddo di primavera; con sé ha una sacca gonfia di buste. L’isola è bellissima, piena di luce, ma si sta spopolando: le scuole chiudono e gli abitanti invecchiano. Eppure, proprio lì c’è un minuscolo ufficio postale, davvero unico. Raccoglie tutta la corrispondenza che, da ogni parte del Paese e del mondo, viene imbucata ma non è possibile recapitare al destinatario. La protagonista si è offerta di catalogare le tantissime missive giacenti. Chi scrive al marito che non c’è più, chi al proprio cuscino, chi chiede perdono a una lucertola cui da bambino ha rubato la coda, chi si rivolge alla vecchia vicina di casa che gli leggeva libri quando era piccolo, chi manda cartoline alla madre che diventerà, augurandosi di saper trasmettere l’allegria. Un lavoro enorme…

È in questo modo che Einaudi introduce il nuovissimo romanzo, “Tutti gli indirizzi perduti”, dovuto a Laura Imai Messina (240 pagine, 19,50 euro).

Ma c’è di più. Per l’uscita -rivelano dalla sede- “abbiamo allestito l’Ufficio degli indirizzi perduti, un posto reale a cui spedire le proprie lettere di riconoscenza, d’amore, di nostalgia, di rabbia o malinconia, indirizzate a una persona amata, a voi stessi nel passato o nel futuro, a sconosciuti incrociati per caso, per comunicare tutto ciò che non siete mai riusciti a dire a voce”.

C’è tempo fino all’11 di novembre, data in cui l’autrice arriverà in Italia per iniziare il suo tour di presentazioni; nei giorni successivi selezionerà alcune epistole, da leggere durante gli incontri e pubblicare sui canali social della casa editrice. Per fargliele avere, basta inviarle appunto all’Ufficio degli indirizzi perduti, presso Einaudi, in via Biancamano 2, 10121 Torino.



Who, ora tocca a loro
17 Ott 2024 00:58 - FROM ABROAD
Per i sessant’anni del gruppo, maxi serie da parte del Regno Unito. La proposta base si compone di otto francobolli in fogli e quattro in foglietto

Ancora un omaggio postale, da parte del Regno Unito, a coloro che hanno fatto la storia della musica. Da oggi sarà disponibile la serie dedicata agli Who, come al solito generosa.

Vi sono otto francobolli, organizzati in due strisce da quattro e allestiti in fogli da ventiquattro o quarantotto unità. Utilizzando un’ormai consolidata iconografia, propongono le copertine degli album più famosi, con parte del disco che fa capolino. I tagli di prima classe, adesso pari a 1,65 sterline, citano “My generation” (lavoro del 1965), “Tommy” (1969), “Who’s next” (1971), “Quadrophenia” (1973); i restanti, da 2,00, evocano “Who are you” (1978), “Face dances” (1981); “Endless wire” (2006), “Who” (2019).

Quanto al blocco, accoglie ancora due dentelli di prima e i restanti da 2,00. Sono foto di gruppo pubblicitarie e immagini delle esibizioni dal vivo al Marquee club di Londra nel 1967 e al Kings hall di Belle Vue, Manchester, nel 1973.

Tra gli altri articoli, due libretti (da 6,60 e 27,55) e il “collectors sheet” (19,10).

Roger Daltrey, John Entwistle, Keith Moon e Pete Townshend formarono la band nel 1964, sessant’anni fa. Nel giro di un lustro passarono dall’esibirsi nei club all’essere protagonisti a Woodstock e diventare la più grande attrazione del mondo per il botteghino. Cambiarono -il commento viene da Royal mail- il modo in cui il rock veniva presentato dal vivo e produssero dischi spesso intelligenti e stimolanti nei contenuti, spingendosi oltre i limiti tecnologici, sia sul palco che in studio.

La serie base, composta da dodici francobolli, quattro dei quali in foglietto
La serie base, composta da dodici francobolli, quattro dei quali in foglietto

Riguarda la nascita di Winston Churchill, avvenuta il 30 novembre 1874. L’ha anticipato Monaco con un francobollo

Il ricordo di Monaco
Il ricordo di Monaco

Pressoché coetaneo dell’Unione postale universale: nacque il 30 novembre 1874 e morì il 24 gennaio 1965. Avvicinandosi il centocinquantesimo anniversario trascorso dal parto, il 9 ottobre Monaco gli ha dedicato un francobollo. È il politico e storico del Regno Unito Winston Churchill. Ora il suo ritratto campeggia nel taglio da 3,00 euro, disegnato e inciso da Martin Mörck.

Discendeva da una delle più grandi famiglie dell’aristocrazia nazionale, quella dei duchi di Marlborough. Primo ministro dal 1940 al 1945, poi dal 1951 al 1955, lascia nella storia l’immagine di un uomo la cui volontà di ferro, durante la Seconda guerra mondiale, fu determinante nella vittoria degli alleati contro la Germania di Adolf Hitler. Nel corso di una carriera politica eccezionalmente lunga, mise in risalto le doti di oratore e diplomatico. Era anche un artista affermato: pittore riconosciuto e autore dalla penna incisiva, ricevette il premio Nobel per la letteratura nel 1953, grazie alle memorie belliche che redasse.

Facile immaginare che altri omaggi arriveranno.


Chiunque può partecipare al “Mail poetry project”, organizzato riferendosi alla “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne”

Pensando alla “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne”, che scoccherà il 25 novembre, la proposta di Grazyella, realizzata in collaborazione con il Museo storico della comunicazione; ha il patrocinio del “Tavolo dei «postali»” e dell’Unione stampa filatelica italiana.

È la seconda edizione del “Mail poetry project”, consistente in una mostra digitale prevista in gennaio, per la quale ora si stanno cercando i partecipanti.

Non occorrono grandi doti artistiche; basta inviare una cartolina poetica dalle dimensioni pari a 15x10 centimetri, entro il 25 novembre, a Grazyella, corso Vittorio Emanuele 312, 83100 Avellino se fisica (cioè la versione favorita), o a mailpoetryproject@gmail.com se elettronica. Non sono previsti costi, giuria, restituzione delle opere.

La cartolina poetica -viene spiegato- è una piccola opera che nasce dalla fusione della mail art con la poesia. Può essere realizzata inserendo sulla sinistra, o al retro, un elemento artistico visuale (disegno, fumetto, acquerello, collage, fotografia), cui possono essere aggiunti versi poetici propri o di autori noti. Ci può stare un “francobollo” a tema. L’opera, se spedita per posta, va inviata preferibilmente in busta chiusa.

I lavori devono giungere entro il 25 novembre
I lavori devono giungere entro il 25 novembre


Tra le emissioni in arrivo il 25 ottobre dal monte Titano, quella per il Colorificio sammarinese, attivo da ottant’anni. Il francobollo riproduce un lavoro di Basik

San Marino si prepara alle emissioni del 25 ottobre che, salvo sorprese, dovrebbero essere quattro. Fra esse, quella per l’ottantesimo anniversario del Colorificio sammarinese. Voce che rientra nel ritrovato percorso inerente alle aziende locali distintesi per l’impegno mostrato.

Riferendosi al caso specifico, la ditta -viene confermato- “ha saputo rinnovarsi nel tempo”; “rappresenta un punto di riferimento per l’economia” locale.

Sul francobollo compare un’opera murale dell’artista di strada Basik. La composizione raffigura due mani mentre sostengono un anello a più tinte; simboleggia il valore delle relazioni fra le persone che, nel condividere le competenze e l’impegno per il futuro, fanno la differenza, sommando i loro talenti.

Il tributo, da 0,90 euro, conta su ventimila copie; si presenta in minifogli da quattro con bandella a sinistra.

L’omaggio al Colorificio sammarinese
L’omaggio al Colorificio sammarinese


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