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editor Fabio Bonacina

27320 news from 8/3/2003



Lettere indirizzate all’estero: quando era obbligatorio recarsi all’ufficio postale per pagare almeno parte dell’affrancatura, atto che “costituiva un facile sistema di controllo sulle persone”

Non solo articoli sulle disinfezioni postali, come talvolta segnalato in passato, anche per la ritornata attenzione alle epidemie vista la drammatica esperienza del coronavirus.

Il “Bollettino prefilatelico e storico postale”, organo dell’Associazione per lo studio della storia postale, tratta pure altri argomenti. Per esempio, l’ultimo numero disponibile, il 222, offre alcuni studi più tecnici, talvolta con uno sguardo alla situazione sociale.

Un esempio è dato dal contributo di Francesco Luraschi, intitolato “Osservazioni sulle convenzioni postali tra Austria e Regno di Sardegna: 1844-1854”.

L’1 giugno 1844 -così inizia l’intervento- “entrava in vigore una nuova convenzione tra l’Impero Austriaco e il Regno di Sardegna firmata il 14 marzo precedente che sostituiva quella del 1838 la quale prevedeva il pagamento del porto postale solo fino al confine tra i due Stati e quindi il costo ripartito tra mittente e destinatario”. Tale vecchia modalità, che obbligava lo speditore a recarsi in posta per pagare almeno il porto interno altrimenti la lettera non sarebbe partita, “era anche una prassi che per l’occhiuta polizia austriaca costituiva un facile sistema di controllo sulle persone che tenevano corrispondenza con l’estero”.

L’articolo, di Francesco Luraschi, è stato proposto sul “Bollettino prefilatelico e storico postale” 222
L’articolo, di Francesco Luraschi, è stato proposto sul “Bollettino prefilatelico e storico postale” 222


L’errore di composizione tipografica caratterizza il 40 centesimi del Ducato di Modena, presente su una lettera destinata a Villach

Nell’indirizzo venne scritto, come meta della lettera, “Villacco”: è Villaco o meglio Villach, in Austria. Caratterizza la missiva spedita da Modena alla cittadina delle Alpi il 4 giugno 1857.

Venne affrancata dal Ducato con un 40 centesimi azzurro scuro con punto dopo la cifra e un errore di composizione tipografica, cosicché la parola “cent.” diventò “cene”. Una caratteristica premiata dagli intenditori.

Il francobollo risulta annullato con la griglia a sei sbarre cui, a lato, fu aggiunto il bollo a “cappello” con luogo e data. Al retro, quello di arrivo.

Il francobollo di Modena mostra un errore di composizione tipografica
Il francobollo di Modena mostra un errore di composizione tipografica

Oggi il francobollo: riproduce l’opera pavimentale collocata nel 2004 in piazza della Transalpina, dove corre il confine del 1947 che ora separa l’Italia dalla Slovenia

Oggi il tributo
Oggi il tributo

Secondo gli auspici di Roma, doveva essere una congiunta, ma Lubiana ha declinato l’invito. La celebrazione riguarda i vent’anni trascorsi dalla caduta del “Muro” di Gorizia. Inserito nella serie “Il senso civico” e “dedicato alla convivenza tra i popoli”, il tributo è disponibile da oggi come “Bzona1-50g”. In altre parole, con esso si può spedire una lettera ordinaria nei cinquanta grammi destinata in Europa o nel Mediterraneo; costa 3,15 euro. La tiratura è stata fissata in duecentocinquantamilaventi esemplari autoadesivi allestiti in fogli da quarantacinque. Il bozzetto, di Fabio Abbati, riproduce l’opera pavimentale collocata nel 2004 in piazza della Transalpina; si trova dove correva (e corre) il confine di Stato con l’allora Jugoslavia, definito nel 1947. L’annullo è all’ufficio postale Gorizia Verdi, in corso Verdi 33.


“L’esplosione della frontiera”

In quanto realtà di confine, la città -annota nel bollettino il sindaco, Rodolfo Ziberna- “ha sempre svolto uno strategico ruolo di crocevia di popoli, di lingue e di culture diverse, di traffici e di commerci; ideale luogo di incontri e comunicazioni e facile via d’accesso per potenziali invasori, essa ha elaborato una percezione ed una sensibilità particolari, del tutto originali, che, nel corso del tempo, ne hanno plasmato la fisionomia rendendola… unica”.

Per collocare storicamente la carta valore occorre tornare alla Seconda guerra mondiale, “con le immani violenze perpetrate su tutti i fronti e ancora le pericolose strategie della Guerra fredda, con Gorizia, contrapposta ad una giovanissima Nova Gorica (entrambe capitale europea della cultura per il 2025, ndr), a fungere da vero e proprio «ultimo» presidio verso il blocco comunista e la successiva distensione nei rapporti tra i Paesi europei dal 1989 in poi. Ed è proprio sulla scia di un clima di costruttiva apertura nei rapporti tra gli Stati e tra le istituzioni d’oltreconfine che l’allargamento dell’Unione Europea alla Repubblica di Slovenia nel 2004 ha letteralmente cambiato il futuro di questi territori: quel confine che per tanti anni aveva diviso in due famiglie, case, giardini, strade e cimiteri ha lasciato il posto a nuove prospettive di sviluppo e nella piazza della Transalpina (trg Evrope per gli sloveni) sono caduti muri e reti, sostituiti da uno spazio unico e condiviso”, in cui l’opera dell’artista Franco Vecchiet, ripresa nel dentello, “ricorda ogni giorno a tutti l’esplosione della frontiera”.

Il “Muro” di Gorizia visto dall’attuale piazza della Transalpina come si presentava nel 2002
Il “Muro” di Gorizia visto dall’attuale piazza della Transalpina come si presentava nel 2002

Lo Smom citato a Monaco
07 Mag 2024 17:09 - FROM ABROAD
L’Associazione monegasca del Sovrano militare ordine di Malta ha raggiunto il mezzo secolo; lo annuncia il francobollo odierno

Cinquantenario
Cinquantenario

Fondata mezzo secolo fa, nel 1974, l’Associazione monegasca del Sovrano militare ordine di Malta sostiene progetti medici, sociali e caritatevoli su larga scala, concretizzati nel Principato e nel mondo.

Contando tra i suoi membri il principe Alberto II, il collegato distaccamento dell’Ordine di Malta presente nel minuscolo Paese opera in stretta collaborazione con l’Ordine internazionale, una delle più antiche e storiche realtà umanitarie del mondo, avendo preso forma nel 1113 con la bolla di papa Pasquale II.

Il giro di boa risulta sottolineato oggi con un francobollo simbolico che riprende la bandiera dello stesso Ordine, cioè la croce ottagona bianca su campo rosso. Dovuto a Creaphil, richiede 1,29 euro.


Il primo appuntamento della nuova serie è previsto l’8 maggio allo spazio filatelia di Milano. Altri ne seguiranno, fra cui quello nel contesto di “Veronafil”

A Milano il prossimo incontro
A Milano il prossimo incontro

Nella notizia precedente gli appuntamenti per così dire tradizionali. Occorre tuttavia segnalarne altri, tutti dovuti alla volontà dell’autore, Marco Occhipinti, di far conoscere il suo libro “Sfizi di posta - La storia attraverso la posta, la posta attraverso la storia” (216 pagine, 22,00 euro). È un impegnativo e meritevole sforzo di promuovere il settore anche in ambienti estranei al collezionismo.

Agenda alla mano, si comincerà l’8 maggio alle ore 17.30 presso lo spazio filatelia di Milano, in via Cordusio 4. Parteciperanno anche il coordinatore nazionale di tali negozi, Giacomo Bonsignore, e la responsabile di quello meneghino, Maria Ferrara. Ci sarà poi il vicepresidente della Federation of european philatelic associations, Giancarlo Morolli, che consegnerà ufficialmente al relatore il diploma della Fepa quale finalista del premio intitolato a Francis Kiddle. Non mancherà l’annullo.

Questi i restanti appuntamenti:

- 16 maggio, ore 18.30, Brindisi, ex convento di santa Chiara, via Santa Chiara 2, per la rassegna letteraria “Librante - Incontri d’autore”. Parteciperà inoltre la storica Francesca Salvatore;

- 18, 18, Bovino (Foggia), biblioteca “Orazio Sgambati”, castello. Il confronto sarà con la ricercatrice Lea Durante;

- 24, 15.30, Verona, Fiera, viale del Lavoro, padiglione 9, nell’ambito di “Veronafil”. Interverranno il presidente dell’Accademia italiana di filatelia e di storia postale, Thomas Mathà, e la criminalista Mirka Mantoan;

- 30,18, Lecce, biblioteca civica “Ogni bene”, ex convento degli agostiniani, viale De Pietro 45. L’incontro sarà condotto insieme alla guida turistica Daniela Bacca (fine).


La settimana collezionistica si caratterizza per esposizioni e iniziative commerciali, tutte a partecipazione gratuita

A Matera fino al 10 maggio
A Matera fino al 10 maggio

Esposizioni e iniziative commerciali anche per questi giorni. Cinque gli appuntamenti che è possibile segnalare grazie alla collaborazione dei rispettivi organizzatori. Nessuno prevede oneri di partecipazione.

Si comincia da Matera dove, fino al 10 maggio, l’Università degli studi sta ospitando la mostra “I francobolli raccontano il volto delle donne”, serie di pannelli itineranti con alle spalle già diverse declinazioni. L’attuale sede è lo spazio “Acquario” di via Lanera 20, aperto dalle ore 9 alle 19. Dietro vi sono due triestine, l’ex direttrice del Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa, Chiara Simon, e la responsabile dell’Archivio storico della Modiano, Simonetta Freschi.

Ecco poi Torino: il 9 (inaugurazione alle 9) lo spazio filatelia di via Alfieri 10 accoglierà, fino al 24, la mostra dedicata all’Arma dei carabinieri “130 Anni intitolazione caserma «Chiaffredo Bergia»”. Ideata dall’Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani, potrà essere scoperta da lunedì a venerdì tra le 8.20 e le 13.35.

Il 10 e l’11 a Segrate (Milano), presso il padiglione D del Parco esposizioni di Novegro, in via Novegro snc, si svolgerà “Eurofil Milano”, dovuta a Ivo Fossati. Sui tavoli degli operatori, filatelia, numismatica, cartofilia e collezionismo vario. La sede sarà raggiungibile venerdì nella fascia temporale 9.30-18, sabato in quella 9.30-16.

Ancora dal 10, ma fino al 12, il Museo Piana delle Orme, in via Migliara 43,5 a Borgo Faiti (è una frazione di Latina), grazie al Circolo filatelico “Tres tabernae”, concretizzerà “Latinphil 2024”. Concepita dalla Federazione fra le società filateliche italiane, proporrà l’esposizione nazionale (sezioni campioni e competizione) e di qualificazione inerenti alle classi aperta, tradizionale e storia postale (per entrambe, moderna e contemporanea) cui va aggiunta la filatelia d’oggi. Accanto ai quadri non mancherà la possibilità di scovare oggetti per le proprie collezioni. La sede resterà aperta venerdì tra le 15 e le 19, sabato dalle 9 alle 19, domenica dalle 9 alle 13.

Un giorno solo, invece, per Pontedera (Pisa). Sabato 11, al Centrum sete sóis sete luas di viale Piaggio 82, il Gruppo collezionisti della Valdera realizzerà “Valderaphil 2024”, convegno commerciale con abbinata una mostra storico-postale, ricordando i centottant’anni della ferrovia Leopolda. Sarà raggiungibile dalle 9 alle 18.30 (continua).

Quattro le altre iniziative da segnalare, in essere a Torino, Novegro (Segrate, Milano), Borgo Faiti (frazione di Latina) e Pontedera (Pisa)
Quattro le altre iniziative da segnalare, in essere a Torino, Novegro (Segrate, Milano), Borgo Faiti (frazione di Latina) e Pontedera (Pisa)


Oltre lo sport
07 Mag 2024 01:22 - FROM ABROAD
La tradizionale serie tedesca con sovrapprezzo ha coinvolto tre ex atleti professionisti che ora dipingono: Michael Stich, Josephine Henning, Maren Valenti

Fa parte del gruppo di titoli emessi il 2 maggio; è la tradizionale serie “Pro sport” della Germania. Pensando a “Paris 2024”, raffigura opere di ex atleti professionisti, poi adattate da Jan-Niklas Kröger.

Michael Stich (nato nel 1968), uno dei tennisti locali di maggior successo, ha preso parte alle Olimpiadi di Barcellona nel 1992, vincendo la medaglia d’oro nel doppio insieme al collega Boris Becker. Suo è il dipinto astratto “Coraggio”, rappresentato nel francobollo da 0,85+0,40 euro.

La già calciatrice Josephine Henning (1989) è stata quattro volte campionessa tedesca, altrettante vincitrice della Champions league, una europea e ha avuto ruolo fisso nella Nazionale; con essa a Rio de Janeiro ha ottenuto l’oro. Ha firmato “Sentimenti olimpici”, lavoro inserito nell’1,00+0,45.

Maren Valenti (1976) è considerata la migliore teutonica di sempre nell’hockey su ghiaccio. Oltre centosessanta le partite internazionali svolte, partecipando nel 2002 ai Giochi invernali di Salt Lake City. “Paris 2024”, che campeggia nell’1,60+0,55, ne porta il nome.

Tre francobolli realizzati da altrettanti ex atleti professionisti, ora dediti all’arte
Tre francobolli realizzati da altrettanti ex atleti professionisti, ora dediti all’arte

Richiamo, da parte del presidente della Provincia autonoma di Bolzano, affinché Poste italiane rispetti gli accordi in essere, che valgono 11 milioni di euro l’anno

Messa a punto a Bolzano (foto: Manuela Tessaro)
Messa a punto a Bolzano (foto: Manuela Tessaro)

“Gli standard e i servizi concordati per l’Alto Adige devono essere rispettati”. “Nessuna perdita di servizi e di personale”. Sono compresi la riapertura degli uffici chiusi e i tempi di attesa più brevi in alcuni di essi.

Concetti sottolineati dal presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, riferendosi a Poste italiane. Ricordando che l’area gode di prestazioni più elevate rispetto al resto del Paese in quanto l’Ente paga 11 milioni di euro l’anno.

Questo intervento -aggiungono dalla sede- perché “diverse parti hanno espresso la preoccupazione che il servizio, i livelli di personale e la situazione occupazionale dei lavoratori postali possano peggiorare”.

Dal canto loro, i rappresentanti dell’operatore “hanno illustrato l’attuale riorganizzazione della logistica e hanno spiegato che in Alto Adige sono in corso diverse misure di miglioramento, che rendono l’azienda più attrattiva” per chi cerca lavoro. Ad esempio, talune posizioni a tempo parziale diventano a tempo pieno e i contratti a tempo determinato si trasformano in quello indeterminato.


Arte in trincea
06 Mag 2024 17:26 - APPOINTMENTS
Sbarramento refrattario ai condizionamenti e alle mode per la mail art, l’8 maggio a Venezia protagonista di un incontro curato da Ruggero Maggi

“Mailartsnake”, 1986, di Ruggero Maggi
“Mailartsnake”, 1986, di Ruggero Maggi

Incontro a Venezia, presso lo Spazio Thetis, palazzina Modelli (Castello 2.737/f). Si svolgerà l’8 maggio alle ore 17 sotto al nome “Mail art, arte in trincea”; la partecipazione è libera. Curato da Ruggero Maggi, vedrà intervenire, fra l’altro, dagli Stati Uniti l’artista verbovisuale Willie Marlowe e il mailartista Chuck Welch, nonché il direttore del Museo d’arte moderna e della mail art di Montecarotto (Ancona) Stefano Schiavoni.

Il titolo dell’appuntamento -è la nota- evoca uno sbarramento refrattario ai condizionamenti e alle mode. L’arte postale trova nella comunicazione creativa la propria naturale sedimentazione poetica; nel rapporto tra mittente e destinatario, e attraverso l’oggetto spedito, essa individua la giusta sublimazione concettuale. Tale pratica -viene ricordato- ha davvero molti volti, è lontana dall’essere un mero scambio di cartoline e da tempo ha assunto una dimensione planetaria, diventando una rete internazionale antesignana dei recenti social. Sapendo che vi sono stati specialisti incarcerati per le loro idee di libertà, mentre altri si sono rivolti anche alla ricerca tecnologica o a veri e propri progetti editoriali.



L’edificio monumentale venne inaugurato ottantacinque anni fa; su richiesta della Società augustana di storia patria, domani sarà impiegato un annullo

Domani l’annullo
Domani l’annullo

Per gli appassionati di architettura specializzata, ecco l’annullo che celebra gli ottantacinque anni dell’ufficio postale maggiore di Augusta (Siracusa). Ad averlo deciso -ed è curioso- non è Poste italiane, che impiega e salvaguarda l’immobile, ma la Società augustana di storia patria. La quale dà appuntamento per domani, dalle ore 11 alle 14 presso la stessa sportelleria di via X Ottobre 27, poi tra le 14 e le 17 in Comune, dunque in via Principe Umberto 89.

L’edificio, progettato da Francesco Fichera, venne inaugurato il 7 maggio 1939, anche se non poteva ancora erogare i servizi per i quali era stato costruito. Essi furono disponibili solo da novembre.

Non è la prima volta che il sodalizio si interessa meritoriamente a questo monumento. Nel 2020, per la collana “Scrinium - I tesori storici augustani”, pubblicò il saggio, dovuto a Salvatore Romano, “Augusta - Palazzo delle Regie poste e telegrafi, i bassorilievi di Silvestre Cuffàro. Opera d’arte, documento etnografico e storico-politico”.



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