Sono trascorsi ottant’anni dalla battaglia di Montecassino: lo annota il francobollo emesso da Varsavia il 18 maggio; si tratta di un taglio da 4,90 zloty. Non è certo il primo firmato dalla Polonia, i cui soldati furono tra i principali protagonisti di questo capitolo della Seconda guerra mondiale.
L’immagine del dentello è stata elaborata da Jarosław Ochendzan: raffigura una foto del capo plotone Emil Czech (1908-1978) mentre -era il 18 maggio 1944- suona la tromba davanti alle rovine dell’Abbazia per segnalare la vittoria. Il brano era la “hejnał Mariacki”, una melodia tradizionale suonata ogni ora dalla torre della Basilica di santa Maria a Cracovia; ha una forte connotazione simbolica, rappresentando un richiamo alle radici storiche e culturali del Paese.
Ancora una volta San Marino (che dopo qualche difficoltà ha ripreso evidentemente tale percorso) potrebbe giungere prima dell’Italia nel festeggiare postalmente la squadra che ha vinto il Campionato nazionale di calcio. Per il caso specifico, l’Inter. Tale tributo arriverà nel gruppo del 15 giugno, mentre sul Bel Paese non si conosce ancora la data. La squadra neroazzurra si è aggiudicata il suo ventesimo scudetto il 22 aprile scorso, raggiungendo così il traguardo della seconda stella, ricordano dal monte Titano. L’esito è un taglio da 3,20 euro raccolto in fogli da sei con bandella a sinistra. Il bozzetto -di cui non viene rivelato il nome dell’artefice- propone lo stemma della società (poi ripetuto sulla cimosa insieme alla frase “I M 2stars”), collocato tra due stelle blu su sfondo bianco. La tiratura è stata fissata in 40.008 esemplari.
Gina Lollobrigida (1927-2023) e il mondo dei francobolli? A lei San Marino ha dedicato ben quattro dentelli il 23 gennaio 2007 (i tagli sono da 0,65, 0,85, 1,00 e 3,20 euro) e di uno precedente le venne commissionata l’immagine (è il PostEurop del 22 marzo 1996, in vendita a 750 lire con il ritratto della futura santa Teresa di Calcutta). Ma poi, senza andare troppo lontano, c’è il “B” italiano del 6 settembre scorso. Ora torna in cronaca per via dell’asta organizzata da Wannenes a Genova. Domani finiranno sul mercato circa quattrocento oggetti appartenuti all’icona del cinema nazionale. “Grande diva amata dal pubblico. Ma anche artista dai molti talenti”, spiegano dalla sede ligure. Una vita straordinaria, trascorsa in diversi luoghi del mondo, incontrando alcuni dei più noti protagonisti del XX secolo. Per poi tornare, negli ultimi anni, a Roma. La vendita spazia dagli arredi di casa ai reperti che testimoniano la storia professionale e i suoi legami personali, come l’orologio della Seiko personalizzato, regalatole da Fidel Castro quando la diva gli fece visita a Cuba. Oppure la stella sulla passeggiata delle star, la “Walk of fame” di Hollywood, ricevuta l’1 febbraio 2018. Riconoscimento cui si aggiungono un “Golden globe”, un “David di Donatello” e due “Nastri d’argento”. Si fa notare inoltre un oggetto parapostale. È una busta del 1988 con moneta riferita allo space shuttle “Discovery”, donatale dall’astronauta statunitense Buzz Aldrin (già della squadra imbarcata sull’“Apollo XI”), munita di dedica autografa scritta a penna. Come per tutti gli altri articoli lei riferiti, l’offerta è libera.
Nacque due secoli fa, il 27 luglio 1824 a Parigi. Protagonista della notizia risulta Alexandre Dumas figlio, a dirla tutta considerato rampollo illegittimo del famoso scrittore omonimo. Ciononostante, viene ricordato per l’attività letteraria e il 30 maggio destinatario di un francobollo emesso da Monaco. Porta il nome di Pierre Albuisson e richiederà 4,15 euro.
Collocato in collegio fin dalla nascita, dovette aspettare i sette anni perché suo padre finalmente accettasse di riconoscerlo. Conservò per tutta la vita un profondo risentimento che si manifestò nelle opere, caratterizzate dal tema della disgregazione della famiglia e intrise di un certo moralismo. Fu con “La signora delle camelie”, lavoro pubblicato nel 1848, che trovò per la prima volta il successo. Adattato al teatro dallo stesso autore nel 1852, segnò la nascita della commedia di costume. Approfittò degli scritti così da discutere i problemi sociali del tempo: precursore del femminismo, si spese per la causa delle donne, cercando di partecipare alla loro emancipazione. Fu premiato sia per il talento con la penna sia per l’impegno, finendo eletto all’Accademia di Francia nel 1874. Morì il 27 novembre 1895.
“Casse, carboni e francobolli a domicilio”: retrospettiva con cinquantasei opere di Guglielmo Achille Cavellini (1914-1990), compiuta in collaborazione con l’Archivio intitolato al personaggio; è incentrata sul tema dello straniero ovunque, richiamo all’edizione 2024 della Biennale arte di Venezia. Non una scelta a caso: quella di Gac, come si firmava, “rimane una proposta decisamente ai margini del sistema dell’arte ufficiale”, ricordano i promotori.
A ospitare l’iniziativa è la digitale Galleria Sandro Bongiani arte contemporanea. Fino al 2 luglio vengono esibiti lavori dal 1966 al 1989. Sono casse che contengono opere distrutte, legni-carboni e “francobolli”, in un’esposizione “volutamente virtuale, come giusto sviluppo logico delle mostre-catalogo realizzate per diverso tempo” dal protagonista.
L’obiettivo è indagare una parte significativa di quanto lasciato e ancora non del tutto pienamente compreso. Nella sua ininterrotta navigazione attraverso il settore, ha ricercato senza sosta segnali chiarificatori che rendessero esplicita la condizione dell’artista e le sue ambizioni molto spesso frustrate dal conflitto con la dinamica sociale. In tale contesto, nella seconda metà degli anni Sessanta nascono anche i primi “francobolli”, essenzialmente riproduzioni in legno a intarsi, degne di essere eternizzate nell’iconografia postale.
Fu una vita dedita all’autostoricizzazione, approccio diffuso ampiamente dal 1970 in poi con rassegne e cataloghi a domicilio, manifesti, spille, adesivi, cimeli, prestazioni e incontri, pensati in concomitanza al centenario della nascita, questo concepito idealmente nel 2014 presso palazzo Ducale a Venezia e nei musei più prestigiosi del mondo.
Nella frenesia di una società che cambia umore e costumi troppo in fretta, resta “il testimone privilegiato e indocile del suo particolare momento storico”.
“Le lettere pubblicitarie sono un’influente leva nelle vendite dei negozi on-line”. Lo segnala uno studio presentato da Deutsche post e Collaborative marketing club. Tale lavoro fornisce importanti spunti per aumentare il traffico e gli acquisti digitali, confermando l’effetto a lungo termine degli invii tradizionali. Questi, in generale, “si rivelano un potente mezzo pubblicitario considerato il cauto atteggiamento d’acquisto dei consumatori”. I clienti abituali che ricevono un invito materiale spendono in media il 10% in più per il loro ordine rispetto alla compera precedente. Viene confermata l’elevata redditività: il ritorno sulla spesa pubblicitaria è dell’872%. Ciò significa che, con un carrello medio di 94,00 euro (senza resi), ogni euro utilizzato per un mailing stampato genera un fatturato di 8,72. Dettagli, in particolare, per i buoni: quelli con limitazioni forniscono un forte stimolo. Entro i loro limiti e la durata, possono aumentare notevolmente il tasso di conversione, fino all’80% rispetto a un mailing cartaceo senza voucher limitato. Fissare uno sconto sul prezzo per un breve periodo innesca un forte e rapido impulso all’acquisto. Tuttavia, su un tempo di analisi lungo quattro mesi, il mailing cartaceo illimitato ottiene esiti migliori.
La sua vicenda professionale “coincide con i primi anni della storia della televisione ma anche con quella del nostro Paese dal secondo dopoguerra ai giorni nostri, i due piani si intrecciano e non si può parlare di Mike senza parlare degli accadimenti che hanno fatto l’Italia”. È l’avvio del bollettino abbinato all’emissione odierna, dedicata a Mike Bongiorno (1924-2009). Si tratta di un “B” da 1,25 euro, utile con una cartolina o una lettera ordinaria nei venti grammi da spedire in regime domestico. Appartenente alla serie tematica “Le eccellenze italiane dello spettacolo”, ricorda il presentatore nel centenario preciso dalla nascita. Il francobollo è stato stampato in trecentomilaquindici esemplari autoadesivi allestiti in fogli che ne contengono quarantacinque. Firmato da Gaetano Ieluzzo, propone la foto del personaggio dovuta a Mario Dotti; è inquadrata in uno schermo televisivo e sovrastata dalla proverbiale affermazione: “Allegria!”. L’annullo primo giorno si trova allo spazio filatelia di piazza San Silvestro 20 a Roma. Sessant’anni di carriera al vertice Il comunicatore -si legge ancora nel testo di accompagnamento, firmato dalla moglie Daniela Zuccoli e dai figli Michele, Nicolò e Leonardo- è riuscito a sviluppare sessant’anni di carriera al vertice “rimanendo puro, integro. Amante della sperimentazione e precursore dei tempi, ha creato, innovato e rivoluzionato il modo di fare televisione, il suo personalissimo stile ha influenzato molte generazioni di conduttori e viene ricordato con grande partecipazione ancora oggi”. Lo caratterizzano le origini siciliane, l’infanzia nella New York degli anni Venti e Trenta, l’adolescenza a Torino durante la Seconda guerra mondiale, l’esordio imprevisto alla radio, gli innumerevoli programmi tv, le grandi passioni, soprattutto lo sport e la montagna. Attraverso di lui “si può ripercorrere il filo di un racconto che non è solo quello della storia della televisione, ma anche del costume e della società italiana nel XX secolo”.
Un tempo, almeno per le cartevalori prodotte in Italia, l’obiettivo era predisporre fogli con un numero tondo di francobolli, stampando testi o decorazioni grafiche sugli spazi rimasti bianchi per evitare un loro uso fraudolento. Poi è stata introdotta la moda di aggiungere bandelle decorative…
A quasi novant’anni dalle prime emissioni (quelle repertoriate cominciano nel 1938), ecco il catalogo firmato Coll.it: s’intitola “Blocchi angolari e figurati”. Considera e valuta, servizi inclusi, Italia (Regno e Repubblica), Trieste “A”, Amministrazione fiduciaria della Somalia, Regno di Libia, San Marino e Vaticano. In totale sono 94 pagine con immagini a colori (30,00 euro).
“È una documentazione di quanto si è venuto a conoscenza recentemente su questa affascinante collezione”, annota in apertura Pio Gerardi. Che, insieme a Enrico Capone, e con il supporto di Giuseppe Celeste e Marcello Manelli, ha lavorato all’argomento. Collezione definita appunto affascinante “perché visivamente molto gradevole anche in ciò che è stato ritenuto erroneamente comune” e dà la possibilità al collezionista neofita di scoprire “pezzi importanti fino a quel momento sconosciuti”.
Al Padova Centro di corso Garibaldi 25 l’annullo fdc dell’emissione odierna, perché l’attacco delle Brigate rosse datato 17 giugno 1974 si svolse presso la sede del Movimento sociale italiano presente nella città patavina. Due le vittime, citate nel francobollo appartenente alla serie “Il senso civico”, contro ogni forma di terrorismo. Si chiamavano Giuseppe Mazzola (classe 1914) e Graziano Giralucci (1944). Le ricorda il “B” da 1,25 euro ideato per affrancare una cartolina o una lettera ordinaria nei venti grammi da inoltrare all’interno del Paese. Autoadesivo, è stato stampato in duecentomilaventicinque esemplari allestiti in fogli da quarantacinque. All’immagine con i visi dei commemorati ha lavorato Emanuela L’Abate. Il ricordo dei figli “Giuseppe Mazzola, nostro padre, vanta il triste primato di essere la prima vittima delle «Brigate rosse», formazione terroristica che da quel 17 giugno 1974 in poi colpendo vigliaccamente insanguinò per lunghi anni l’Italia. Nel luglio del 1992 per l’omicidio sette terroristi furono condannati in via definitiva a pene detentive con interdizione perpetua dai pubblici uffici”, scrivono nel bollettino Antonio, Piero, Mario e Anna Mazzola. “Aveva combattuto con onore, meritando onorificenze, durante la Seconda guerra mondiale nella Campagna d’Africa e nella successiva Guerra di liberazione. Encomi solenni gli vennero tributati poi nel corso del quarantennale servizio nell’Arma dei carabinieri”. Graziano Giralucci, agente di commercio, “aveva due grandi passioni: il rugby e la politica. Si era dedicato per qualche anno solo al rugby ed era tornato a fare politica attivamente con la campagna per il referendum sul divorzio. La violenza politica ha spento una vita che si stava democraticamente spendendo per ciò in cui credeva. L’associazione Casa della memoria del Veneto che presiedo si occupa di diffondere la cultura del ripudio della violenza e la memoria degli eventi del terrorismo”, annota la figlia, Silvia Giralucci.
“Festa dell’Europa”, quindi 9 maggio, anche per il debutto delle proposte (un francobollo per realtà) di Spagna e Andorra Spagnola; riguardano il percorso PostEurop, questa volta intitolato a fauna e flora subacquee. Al pari della Croazia, Madrid ha citato la posidonia oceanica, protagonista di un “B” ora da 1,70 euro organizzato in fogli da venticinque o dieci. La foto è stata scattata nella Riserva naturale di Ses Salines. La limpidezza e la purezza delle acque di Ibiza e Formentera sono il prodotto delle estese praterie di tale pianta e del buon stato di conservazione. La sua esistenza favorisce la diversità biologica, funge da vivaio per numerose specie. Senza contare la produzione di ossigeno: 1 ettaro ne genera 21 tonnellate al giorno, contro le 12 di un bosco. Specie endemica del mar Mediterraneo, la si trova tra il livello della superficie e fino a 30-40 metri di profondità. A differenza delle alghe, ha foglie, fusto e radici; produce anche fiori e frutti. Cresce sui fondali mobili, cioè sabbiosi. Diversa la scelta per il Coprincipato: il taglio da 1,70 euro cita il tritone dei Pirenei, presente in tutta la catena montuosa su entrambi i versanti. Vive in un ambiente acquatico, quindi laghi di montagna, torrenti, grotte sotterranee; richiede acque fredde, pulite e ossigenate. È un ecoindicatore di purezza, sostenibilità e vitalità. Solitamente si trova ad altitudini comprese tra i mille e i duemila metri e può colonizzare fino ai tremila. Lungo 12 centimetri, di cui la coda rappresenta la metà, mostra un colore bruno con macchie gialle sul dorso e ventre un po’ più chiaro, che nei maschi diventa arancione durante la stagione riproduttiva. In genere rimane nell’acqua, muovendosi sul fondo con le robuste zampe; ha abitudini crepuscolari e notturne. Durante i mesi più freddi va in letargo. Fortemente minacciato, questo anfibio è in declino a causa della perdita dei suoi ambienti e dei pesticidi (fine).
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