Fugati i dubbi di ieri circa una possibile disarmonia delle immagini poiché attribuite a tre autori diversi. In realtà, le cartevalori “Made in Italy” dedicate ai formaggi a denominazione di origine protetta si presentano molto vicine allo scatto fotografico, scelta che per il Bel Paese costituisce praticamente una novità. Non a caso, fanno ricordare certe produzioni di Parigi inserite nel lungo percorso riguardante le regioni francesi.
A livello d’impatto, forse si nota di più il 60 centesimi per il gorgonzola (un velato richiamo alle citazioni presenti nel film postale “Benvenuti al sud”?) rispetto ai restanti tre esemplari, che allo stesso costo ed in un’ottica di equilibri territoriali valorizzano parmigiano-reggiano, mozzarella di bufala campana e ragusano.
La serie arriverà fra tre giorni, il 25 marzo, con battesimo marcofilo agli sportelli filatelici di Novara Centro (ormai è questa l’area produttiva del gorgonzola) e Reggio Emilia Centro, allo spazio filatelia di Napoli, agli sportelli filatelici di Ragusa Centro e -visto che debutterà a “Milanofil”- Milano Isola (quindi, il bollo sarà disponibile nel salone fieristico).
Articolato il bollettino illustrativo, al quale hanno lavorato ben cinque presidenti: del Consorzio per la tutela del formaggio gorgonzola Renato Invernizzi, del Consorzio del formaggio parmigiano-reggiano Giuseppe Alai, del Consorzio mozzarella di bufala campana Luigi Chianese, della Provincia regionale di Ragusa Giovanni Francesco Antoci e del Consorzio di tutela del formaggio ragusano Carmelo Meli. Ed ora, buon appetito!