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editor Fabio Bonacina

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14 Mag 2024 10:55 - APPOINTMENTS
Il 20 maggio a Milano Renato Dicati parlerà di planetari dentellati; il 21 via Zoom sarà il turno di Enrico Bertazzoli, che approfondirà i telegrammi pubblicitari

Conferenza fisica o digitale? Due le nuove iniziative che è possibile segnalare per i prossimi giorni, cui va aggiunta l’asta organizzata per il 18 maggio a Vignola (Modena) dalla società Vaccari.

Lunedì 20 alle ore 18 presso il Civico planetario di Milano, in corso Venezia 57, nel contesto delle iniziative pubbliche del mese, Renato Dicati terrà l’incontro “Francobolli planetari - Cento anni di planetari nel mondo…raccontati dai francobolli!” (ingresso 5,00 euro). Le cartevalori e i documenti postali più significativi -viene anticipato- “ci guideranno, in un percorso di storia, scienza ed architettura, alla scoperta delle meraviglie dei più celebri «teatri del cielo»”. Non mancherà, dalle 17 alle 20, l’annullo che segnala il novantaquattresimo anniversario della struttura intitolata a Ulrico Hoepli.

Per martedì 21 alle 21.15 si è prenotata, invece, l’Unione filatelisti interofili. Via Zoom (la partecipazione è libera; il link va chiesto a flaviopini@libero.it), si parlerà di “Pubblicità telegrafica”, una rilettura della monografia “Telegrammi pubblicitari italiani”. Protagonista della serata sarà Enrico Bertazzoli.

Due le nuove proposte da segnalare
Due le nuove proposte da segnalare


La pagina dedicata mostra, uno per Stato, i francobolli del giro 2024 fra i quali scegliere il preferito. L’esito sarà rivelato in ottobre

Fauna e flora subacquee, il tema del giro PostEurop 2024, al confronto pubblico. Fino al 9 settembre è possibile votare il soggetto preferito fra quelli realizzati dai Paesi partecipanti. In gara, uno per provenienza.

“Illustrano la straordinaria differenza della vita negli oceani, nei mari, nei laghi, nei fiumi e nelle sorgenti d’Europa. Nonostante questa ricchezza, le attività umane, come l’inquinamento delle acque, e il cambiamento climatico hanno colpito gravemente la biodiversità acquatica, portando alla scomparsa di molte specie”, annota la presidente del gruppo, interno all’associazione, che si occupa di francobolli e filatelia; si chiama Agnieszka Trząskowska. In risposta, nel 2020 l’Unione Europea ha implementato la strategia “Eu biodiversity 2030” per ripristinare gli ecosistemi colpiti da tali flagelli. “Ci auguriamo che il tema di quest’anno possa sensibilizzare l’opinione pubblica sugli sforzi di conservazione… Speriamo di incoraggiare i collezionisti e gli appassionati di francobolli a riflettere sull’importanza di preservare i nostri ambienti acquatici per le generazioni future”.

L’esito della consultazione verrà annunciato durante l’assemblea generale del sodalizio che si terrà in ottobre a Belgrado, in Serbia.

L’iniziativa di PostEurop resta in corso fino al 9 settembre
L’iniziativa di PostEurop resta in corso fino al 9 settembre

Torna possibile l’anticipazione delle immagini; Poste italiane deve organizzare “un convegno a tema a cadenza biennale”

Terza e ultima parte con cui “Vaccari news” sintetizza i contenuti delle “Linee guida per l’emissione delle cartevalori postali”; portano il nome della sottosegretaria, Fausta Bergamotto, e sono state rese pubbliche questa sera.

Il documento parla anche della vendita agli appassionati (senza peraltro averli coinvolti). La concessionaria, ovvero Poste italiane, può trattare prodotti da collezione composti da francobolli bollati o, comunque, anche nuovi ma venduti in confezioni indivisibili recanti un prezzo differente dalla somma dei nominali. In questo caso, agisce in qualità di operatore commerciale privato: acquista da se stessa le cartevalori al facciale e le rivende gravate dell’iva. L’azienda -viene ribadito- compra e utilizza le cartevalori destinate ai prodotti filatelici (per esempio tessere e cartelle) “solo a partire dal previsto giorno di emissione e, comunque, dopo che sia stata completata la somministrazione agli uffici postali per la vendita al pubblico”.

L’ordine delle cartevalori postali disponibili a magazzino “può essere effettuato, senza oneri per l’utenza, presso qualunque ufficio postale, ed è evaso con ogni sollecitudine”.


Comunicazione, convegno biennale, diritti

Modesto passo in avanti circa l’informazione: il comunicato stampa di uno specifico titolo “può essere pubblicato in anticipo rispetto al giorno di emissione”; il gabinetto, tuttavia, si riserva l’opportunità di interdire la pubblicazione preventiva dell’immagine “per motivi di carattere istituzionale”.

“Al fine di fugare ogni rischio di riproduzione fraudolenta”, le immagini diffuse potranno essere caratterizzate da un elemento distintivo eccezionale che le differenzi dall’originale.

La concessionaria “si impegna a diffondere il più possibile e con ogni strumento utile la cultura della filatelia in Italia e nel mondo anche attraverso l’organizzazione di almeno un convegno a tema a cadenza biennale”.

L’uso delle immagini, in ultimo, viene distinto tra finalità non commerciali (quindi senza costi) e commerciali (in particolare, si fa riferimento alla riproduzione “in prodotti commerciali e al loro utilizzo per finalità promozionali”). Per questi ultimi può essere richiesto un diritto di utilizzazione, il cui provento è destinato sia al Museo storico della comunicazione, sia a iniziative volte al sostegno e alla diffusione della cultura filatelica (fine).

Il punto anche sugli aspetti più filatelici
Il punto anche sugli aspetti più filatelici

Ribadito un concetto chiave, anche se largamente disatteso: gli uffici postali e i negozi che trattano generi di monopolio devono avere le cartevalori necessarie a comporre le tariffe

Andando più nel dettaglio, le nuove “Linee guida per l’emissione delle cartevalori postali”, sottoscritte dalla sottosegretaria Fausta Bergamotto, affrontano gli aspetti operativi della complessa filiera che porta alla stampa e poi alla commercializzazione di francobolli e interi.

Stando al testo, la concessionaria, ovvero adesso Poste italiane, “propone tariffa e tiratura”. L’Istituto poligrafico e zecca dello stato, competente per l’intera fase produttiva, “predispone almeno due bozzetti” (nella precedente versione erano tre), “che dovranno prevedere una rappresentazione grafica diversa e contenere immagini differenziate tra loro, con delle eccezioni da valutare caso per caso”. Dato interessante, la fornitura del prodotto a Poste dovrà avvenire con almeno tre giorni lavorativi di anticipo rispetto alla data prevista per il debutto.

A fine anno tutti i cartoncini (tre per tipo) con le prove di stampa vengono trasmessi al Museo storico della comunicazione.

I costi di progettazione e di stampa, ivi inclusi quelli degli organi consultivi, sono interamente a carico di Poste. Il Mimit “conserva in pieno la proprietà delle cartevalori postali sino all’avvenuta vendita al pubblico da parte della concessionaria, che ne percepisce i relativi introiti”.


La distribuzione

A Poste è affidata in via esclusiva la distribuzione e la commercializzazione attraverso le proprie strutture, le piattaforme digitali di soggetti terzi “nonché, ove possibile, a domicilio”. Deve “assicurare la massima capillarità nella diffusione del messaggio” affidato al dentello; per questo gli uffici postali ricevono un numero di esemplari proporzionale alla rispettiva classificazione. La provvista di ciascuna novità -frase non chiara- deve essere assicurata “almeno negli uffici postali di ogni provincia… fermo restando che eventuali richieste da parte dell’utenza presso uffici non ricompresi nei piani di distribuzione devono comunque essere evase nel minore tempo possibile”.

Ricordando “che gli uffici postali sono sempre provvisti di francobolli necessari a comporre le tariffe di ogni servizio” e che bisogna privilegiare “per quanto possibile l’utilizzo del francobollo rispetto ad altri metodi di affrancatura”. In particolare, quella “della corrispondenza compresa nel primo scaglione tariffario presentata a sportello ha luogo in via preferenziale mediante l’utilizzo del francobollo”.

Ribadito, inoltre, un altro punto largamente disatteso: la vendita delle cartevalori da parte degli spacciatori di generi di monopolio “costituisce obbligo; al pari degli uffici postali”. Anche tali esercenti “devono essere sempre riforniti di francobolli necessari a comporre le tariffe di ogni servizio”. Il Mimit può effettuare controlli (continua).

La stampa è affidata all’Istituto poligrafico e zecca dello stato (foto: Ipzs)
La stampa è affidata all’Istituto poligrafico e zecca dello stato (foto: Ipzs)

Il nuovo documento, che sostituisce quello del 2017 dovuto all’allora sottosegretario Antonello Giacomelli, sviluppa, integra e talvolta modifica la versione precedente

Ventisette pagine raccolte in otto punti, datate “aprile 2024” e in vigore da oggi. È la… sorpresa di questa sera dovuta al ministero delle Imprese e del made in Italy che, senza consultare anche il mondo della filatelia organizzata -come invece sarebbe stato auspicabile- ha suggellato le nuove “Linee guida per l’emissione delle cartevalori postali”. Portano la firma della sottosegretaria, Fausta Bergamotto, e sostituiscono la versione del 2017 dovuta al collega Antonello Giacomelli.

Confermate da una parte la Consulta per l’emissione di cartevalori postali e la filatelia (cioè l’organismo di consulenza), dall’altra la Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali (è il supporto tecnico). I rispettivi componenti durano in carica tre anni.


Le serie

Il Mimit che, a nome dello Stato, si presenta come l’autorità competente del settore, distingue le cartevalori postali commemorative e celebrative (autorizzate con decreto del presidente della Repubblica, su proposta del ministro delle Imprese e del made in Italy; le caratteristiche tecniche vengono individuate con decreto direttoriale emanato dalla direzione generale per il digitale e le telecomunicazioni - Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell’informazione, quindi dal Mimit, di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze) e quelle con sovrapprezzo per finalità sociali (l’iter è lo stesso).

Si aggiungono le ordinarie (basta il decreto direttoriale), che possono essere tematiche (s’intitolano “I valori sociali” -una novità-, “Il patrimonio naturale e paesaggistico”, “Le eccellenze del patrimonio culturale italiano”, “Le eccellenze del sistema produttivo e del made in Italy”, anche se è facoltà del ministro o del suo delegato modificarle in qualsiasi momento) o definitive a tiratura illimitata (dai “Castelli d’Italia” alla “Leonardesca”, anche in tagli bassi).


Il programma

Ora si parla di sessanta emissioni annue (erano quaranta), persistendo nell’equivoco: quello che interessa è il numero dei francobolli, non delle serie. Via libera a “eventi o temi contemporanei, di attualità o rappresentativi di tematiche sociali o culturali” anche non italiani, così come a illustri (sempre non in vita) stranieri, “ma che hanno avuto un impatto eccezionalmente rilevante sul territorio e/o sulla comunità italiana”.

Si dovranno celebrare ricorrenze “con annualità piene e cadenzate”, avendo cura “nel non ripetere celebrazioni o commemorazioni” già realizzate da meno di venti anni.

Apertura a proposte e magari a bozzetti provenienti da particolari gruppi come studenti e carcerati; oppure a personaggi noti ed artisti, purché -chissà perché?- lavorino gratis.

Non chiara la frase “Ogni anno sono previsti i «francobolli celebrativi europei», il cui tema è stabilito annualmente dalla Commissione dell’Unione Europea”. Forse ci si riferisce all’associazione degli operatori PostEurop, che nulla c’entra con l’Ue.

Entro il 30 maggio dell’anno precedente il dicastero “si riserva la possibilità di comunicare sul proprio sito istituzionale specifici soggetti tematici… sui quali tutti gli interessati possono avanzare proposte” in capo al 30 settembre successivo; entro questa stessa data, a ogni modo, chiunque può formulare suggerimenti (è prevista la realizzazione di una piattaforma dedicata).

La concessionaria (ora Poste italiane) “ha la facoltà di proporre due soggetti… con l’obiettivo di diffondere la cultura filatelica”.

Con il 30 ottobre il ministro o il suo delegato definisce la lista, che in corso d’opera può “modificare o integrare moderatamente”. Entro dieci giorni deve essere resa pubblica (continua).

Otto i capitoli in cui si articolano le “Linee guida”
Otto i capitoli in cui si articolano le “Linee guida”

Francobollo di Mosca celebra il voto presidenziale del 15-17 marzo: mostra una carta geografica che ignora il diritto internazionale

Scontato il risultato delle elezioni presidenziali tenutesi in Russia dal 15 al 17 marzo scorsi, dove Vladimir Putin ha ottenuto l’87,28% dei voti. Scontato il francobollo celebrativo, arrivato agli sportelli il 7 maggio contro 29,00 rubli. Scontata -e non è la prima volta- una rappresentazione del Paese che ignora il diritto internazionale, nel caso specifico inserendo nella carta zone formalmente appartenenti all’Ucraina, ovvero le aree di Cherson, Crimea, Doneck, Lugansk, Sebastopoli e Zaporižžja. All’immagine, che comprende lo stendardo ufficiale, ha lavorato Sergey Uliyanovskiy.

“Il presidente della Federazione Russa è il capo dello Stato, garante della Costituzione, dei diritti umani e civili, delle libertà. È eletto per un periodo di sei anni a suffragio universale, uguale e diretto dei cittadini, a scrutinio segreto”, annotano da Mosca. Il suo insediamento rappresenta una cerimonia ufficiale dove egli presta giuramento al popolo davanti ai membri del Consiglio della Federazione, ai deputati della Duma di Stato e ai giudici della Corte costituzionale.

L’attuale Russia vista da Mosca
L’attuale Russia vista da Mosca


Per festeggiare il giro di boa, la torinese Graphot editrice ha richiesto un annullo speciale che propone il marchio dell’azienda

Il manuale per i quarant’anni
Il manuale per i quarant’anni

“Siamo una casa editrice torinese specializzata in libri di saggistica… Scegliamo per i nostri lettori autori non convenzionali, che mettono «le mani in pasta», che vivono una storia prima di raccontarla”. “Con il marchio «Spoon river» diamo nuovo spazio ad argomenti storici e culturali. Nella collana «Le rondini» riproponiamo i libri di scrittori italiani del Novecento, in particolare tra l’avvento del Fascismo ed il secondo dopoguerra, che da tempo non sono ristampati e che, in molti casi, sono stati dimenticati”. Nella “«Dark side» proponiamo thriller, noir ricchi d’azione, ritmo veloce e scrittura travolgente”.

Fin qui la presentazione di Graphot sul sito aziendale, ma agli occhi di quanti si interessano di posta emerge un altro elemento: la richiesta di un annullo, concretizzata l’11 maggio al “Salone internazionale del libro”, così da festeggiare i quarant’anni di attività.


Einsiedeln - Francobollo di Svizzera sottolinea il centenario raggiunto dalla prima rappresentazione locale dello spettacolo “Teatro del mondo”

Cinquecento tra adulti e bambini di Einsiedeln e dintorni “danno il meglio davanti e dietro le quinte per mettere in scena il «Teatro del mondo». È un’opera collettiva”, con persone nate e cresciute lì e richiedenti asilo, studenti e accademici, intere famiglie, disabili. I preparativi durano quasi un anno. Alcuni partecipano da decenni con diverse mansioni: cantano nel coro, sono protagonisti, realizzano accessori o costumi di scena. Lo rivelano dalla Posta svizzera, dando spazio all’entusiasmo per l’iniziativa.

L’inconsueta esperienza -di cui ora ricorre il centenario- è oggetto di un francobollo da 1,00 franco con due bandelle laterali, emesso il 2 maggio (la prevendita risale al 25 aprile). Ha coinvolto per le immagini Samuel Jordi.

Il progetto si basa su un’opera del filosofo spagnolo Pedro Calderón de la Barca (1600-1681), “El gran teatro del mundo”, incentrata sulla vita umana e sul ruolo che ciascuno interpreta, ad esempio quello del re. Dal 2000 le rappresentazioni sono rielaborate in modo da occuparsi non solo delle tematiche care all’autore, ma anche di questioni attuali. La prossima edizione si svolgerà all’aperto presso l’abbazia locale, dall’11 giugno al 7 settembre: sono previste trentacinque repliche che dovrebbero coinvolgere 55mila spettatori.

Attorno al francobollo vi sono due etichette che allargano la scena
Attorno al francobollo vi sono due etichette che allargano la scena

L’olio su tela di Telemaco Signorini, che propone una fanciulla mentre scrive una lettera, è esposto, fino al 9 giugno, a Brescia nell’ambito della mostra “I macchiaioli”

Telemaco Signorini “Non potendo aspettare”, 1867 (Fondazione Cariplo, Gallerie d’Italia - Milano)
Telemaco Signorini “Non potendo aspettare”, 1867 (Fondazione Cariplo, Gallerie d’Italia - Milano)

Oltre cento le opere di Giuseppe Abbati, Odoardo Borrani, Vincenzo Cabianca, Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini e altri pittori che, nella Firenze del secondo Ottocento, diedero vita a una delle più originali e innovative avanguardie artistiche europee del XIX secolo. Sono presenti nella mostra “I macchiaioli”, curata da Francesca Dini e Davide Dotti; ospitata a Brescia presso palazzo Martinengo (si trova in via dei Musei 30), resta a disposizione del pubblico fino al 9 giugno.

Il percorso si articola in dieci sezioni; racconta “l’entusiasmante avventura di questi pittori progressisti che -desiderosi di prendere le distanze dall’istituzione accademica nella quale si erano formati sotto l’influenza di importanti maestri del Romanticismo…- giunsero in breve tempo a scrivere una delle pagine più poetiche della storia dell’arte non solo italiana”. Ed è proprio per via dei valori universali sottesi che tale espressività “risulta così moderna e attuale”.

Tra le opere, ecco, del 1867, l’olio su tela “Non potendo aspettare” dello stesso Signorini dove, in un ambiente riccamente decorato, una fanciulla è colta mentre scrive una lettera.

Filo conduttore dell’esposizione è raccontare i diversi momenti della ricerca compiuta dai protagonisti, i luoghi a loro familiari, il confronto con i colleghi e le diverse scuole, gli smarrimenti, la capacità di mettersi collettivamente in discussione e di sterzare -se necessario- il timone “per proseguire sulla strada del progresso e della modernità senza abbandonare mai la via maestra della luce e della macchia”.



L’iniziativa firmata dall’operatore postale Pos Malaysia e dal dipartimento della Polizia attivo nello Stato di Perak

Unire le forze e concretizzare il programma di prevenzione contro la criminalità commerciale che si avvale di truffe telefoniche. È quanto hanno deciso Pos Malaysia e il dipartimento specializzato attivo presso la Polizia presente nello Stato di Perak.

Il direttore delle operazioni per l’azienda postale, Zaini Yahman, ha sottolineato l’importanza degli sforzi collettivi. Evidenziando diverse iniziative, tra cui la sensibilizzazione per il personale in prima linea e per i clienti, nonché la distribuzione di materiale educativo attraverso vari canali (ad esempio, 33mila volantini, poi manifesti installati in 81 uffici postali e interventi sui social). “In quanto organizzazione impegnata nel creare fiducia per connettere vite e attività verso un domani migliore, condanniamo severamente tali truffe, in particolare quelle che hanno abusato del marchio Pos Malaysia come struttura affidabile con una ricca storia di oltre duecento anni”, ha precisato.

Dal canto suo, il capo della Polizia dell’area, Dato’ Sri Mohd Yusri, ha sottolineato la gravità della situazione: 2.447 casi indagati a Perak nel 2023, con conseguenti perdite finanziarie pari a quasi 78 milioni di ringgit. Di essi, 226 erano truffe telefoniche con danni per 3,8 milioni.

La cerimonia con cui è stato lanciato il progetto
La cerimonia con cui è stato lanciato il progetto


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