Per ora sono tre, Sail post (Citypost), Globe postal service e Friend post, le ultime due specializzate soprattutto nel gestire le cartoline dei turisti. Insieme hanno fondato Assopostale, realtà “aperta a tutti gli operatori postali privati in possesso di autorizzazione generale o licenza individuale”.
Il primo interlocutore è il maggior marchio per numero di agenzie e punti attivi; i restanti sono proprietari del più grande quantitativo di cassette diffuse lungo lo Stivale ed alternative a quelle di Poste italiane.
L’associazione “si propone di fare lobbying a tutela dei diritti” rappresentati dal settore. Tra gli obiettivi “vi è il ripristino di un servizio postale tradizionale, efficiente ed al passo con l’evoluzione dei tempi, grazie alla liberalizzazione del mercato (in attuazione di una recente direttiva europea, vicenda per la quale l’Italia è sotto osservazione dall’Ue) e alla valorizzazione di tutto il territorio nazionale nel rispetto dei cittadini e dell’ambiente”. Tali aziende sono presenti “in molti dei territori nei quali Poste italiane sta disinvestendo”.
Il direttivo è composto dal presidente Valterio Castelli (proveniente da Sail post), dal vicepresidente Stefano Paniconi e dal segretario generale Emanuel Bonanni (entrambi Gps).