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Pure Usfi disponibile
05 Mar 2025 18:51 - VATICAN
La disponibilità annunciata dal presidente dell’Unione stampa filatelica italiana, Beniamino Bordoni, è per partecipare a un incontro di approfondimento circa la situazione in Vaticano

Non protestano solo i collezionisti
Non protestano solo i collezionisti

Problemi in Vaticano, anche l’Unione stampa filatelica italiana, tramite il presidente Beniamino Bordoni, ha preso l’iniziativa. Esprimendo “preoccupazione per la situazione che si sta creando in merito alla gestione degli abbonamenti. Il ritardo nell’invio delle emissioni, nonché le complicazioni nel compilare i campi previsti dal nuovo database, rischiano di penalizzare ulteriormente il settore, già in difficoltà per i problemi che oggi colpiscono il collezionismo di francobolli”.

“Pur nel lecito diritto di aggiornare al meglio i vostri archivi, questo approccio, invece che una semplificazione delle procedure, potrebbe sortire -continua il rappresentante dell’Usfi- l’effetto opposto di «complicare la vita» ai richiedenti e allontanare dai francobolli vaticani sia i collezionisti che gli addetti ai lavori. Al tempo stesso la mancanza di informazioni sull’argomento, in generale verso i comunicatori ed in particolare verso la stampa specializzata che l’Usfi rappresenta, è dannosa per tutto il settore”.

“Auspicando una rapida normalizzazione e che i comunicati vengano inviati tempestivamente ai giornalisti, il presidente dell’Usfi è disponibile per un incontro di approfondimento, al limite da concordare con i vertici delle altre associazioni di settore”.


Un incontro urgente
03 Mar 2025 13:38 - VATICAN
Data la situazione critica, lo chiede a Commercializzazione filatelica e numismatica del Vaticano il presidente della Federazione tra le società filateliche italiane, Bruno Crevato-Selvaggi

I problemi organizzativi che gravano su Commercializzazione filatelica e numismatica, cioè la struttura che in Vaticano tratta cartevalori e monete con i collezionisti, pesano sempre di più sugli appassionati. Non tanto, o meglio non solo, per le mancate vendite (quando poi la situazione si sboccherà, la spesa sarà significativa), ma anche per le difficoltà insite nel nuovo archivio digitale da compilare obbligatoriamente.

Sull’argomento è di ieri una lettera aperta, firmata dal presidente della Federazione tra le società filateliche italiane, Bruno Crevato-Selvaggi, e diretta alla struttura.


Nella lettera

“Mi rendo conto delle vostre necessità di riorganizzazione e dei tempi necessari e non discuto su ciò”, si legge nella missiva. “Ma gli adempimenti chiesti ai circoli filatelici sembrano eccessivi. Perché richiedere elenco di tutti gli abbonati presso il circolo, con dati anagrafici e documenti su cui si possono sollevare perplessità sulla tutela dei dati personali? Non è sufficiente una persona (il segretario del circolo, che si abbona a 20 serie?). Cosa ne fa poi, dovrebbe essere un problema suo, non vostro, mi pare. Perché richiedere la presenza di una webcam? Perché richiedere fotografie del responsabile con documento in mano, quando notoriamente (almeno in Italia) è sufficiente la scansione fronte retro del documento? Inoltre, alcuni circoli, anche armati di buona volontà, non sono comunque riusciti ad effettuare l’accesso, senza peraltro ottenere l’assistenza richiesta”.

“Il rischio dell’abbandono dell’abbonamento da parte dei circoli è concreto (diversi mi hanno detto che stanno valutando) e immediato; risolvere la situazione entro giugno (come pare sia il suo programma) mi sembra molto tardi, e comunque la farraginosità della procedura (francamente ridondante e immotivata) può effettivamente spingere molti all’abbandono”.

La comunicazione del presidente si chiude con la richiesta di un appuntamento telefonico urgente, o di un incontro a Roma.

Commercializzazione filatelica e numismatica sempre bloccata. Intanto, le emissioni si accumulano e ai clienti vengono richieste informazioni che appaiono discutibili
Commercializzazione filatelica e numismatica sempre bloccata. Intanto, le emissioni si accumulano e ai clienti vengono richieste informazioni che appaiono discutibili

Anche la busta postale del 2025 annuncia il Giubileo, proponendo logo e papa Francesco mentre apre la porta santa

La data teorica del 27 febbraio
La data teorica del 27 febbraio

Non solo la serie di quattro valori la cui emissione teorica risale al 27 febbraio. Dello stesso giorno è la busta postale: anch’essa cita il Giubileo. Nell’impronta di affrancatura compare il logo, mentre a lato figurano papa Francesco mentre apre la porta della Basilica di san Pietro e una sua citazione del 24 dicembre scorso, espressa all’avvio del periodo.

L’intero, dovuto a Daniela Fusco, costa 3,20 euro ed è stato stampato in novemilacinquecento unità. “Vuole essere -confermano dal Vaticano- un ulteriore omaggio a questo Anno santo, simbolo di grazia e di redenzione”; l’immagine del pontefice “assurge a iconica rappresentazione del pastore che, con passo deciso e cuore aperto, introduce il suo popolo alla riconciliazione con Dio, spalancando le porte della misericordia” (fine).

Anche la busta postale riprende l’Anno santo
Anche la busta postale riprende l’Anno santo

Francobollo per i quattro secoli da quando tale ordine religioso venne fondato in Francia da san Vincenzo de’ Paoli

Uno dei francobolli del 6 dicembre 1960
Uno dei francobolli del 6 dicembre 1960

Tra le emissioni del Vaticano che portano la data teorica del 27 febbraio, quella che celebra il quarto centenario raggiunto dalla Congregazione della missione, ordine religioso avviato in Francia nel 1625 sotto la guida di san Vincenzo de’ Paoli (già ricordato, ad esempio, nei 40 e 100 lire del 6 dicembre 1960).

Egli -viene spiegato- “non guardava solo a un Cristo qualsiasi, ma al «Cristo evangelizzatore dei poveri», che fa risplendere la sua parola nei luoghi di abbandono, nei volti che il mondo ha dimenticato”. Tale spiritualità “affonda le sue radici in principi che parlano direttamente al cuore: la carità che abbraccia, l’umiltà che scende a servire, la disponibilità che si fa dono di sé, e, più di ogni cosa, l’amore per i poveri, visto non solo come un atto di giustizia, ma come un servizio fatto a Cristo stesso”.

Oggi i religiosi che ne fanno parte operano attraverso missioni nei luoghi più remoti e disagiati, offrendo educazione, assistenza sociale e progetti di sostegno per famiglie in difficoltà.

Nel francobollo, costo 1,30 euro, compare il viso del personaggio e il logo ideato per l’occasione (raffigura il carisma dei vincenziani, simboleggiato da un cuore ardente e una fiamma). Trentaduemila i pezzi prodotti e organizzati in fogli da dieci (continua).

L’emissione attuale: san Vincenzo de’ Paoli, il logo per i quattro secoli della Congregazione e, nell’annullo, l’emblema della stessa
L’emissione attuale: san Vincenzo de’ Paoli, il logo per i quattro secoli della Congregazione e, nell’annullo, l’emblema della stessa

Inserito dal Vaticano nel percorso “Pellegrini di speranza”, si aggiunge ai due richiami italiani del passato. Il nuovo francobollo costa 1,25 euro

Già citato due volte dall’Italia (0,60 euro del 21 settembre 2012 e “B” a foglietto risalente al 25 novembre 2022), Rosario Livatino è stato ricordato anche dal Vaticano: il tributo fa parte del gruppo di titoli idealmente disponibile da ieri.

È un francobollo da 1,25 euro, stampato in novantaduemila unità allestite in fogli da quattro. Vi ha lavorato Patrizio Daniele. La carta valore raffigura il personaggio con un libro tra le mani; reca il motto “Sub tutela Dei”, tramite il quale suggellava le pagine del proprio diario. Sullo sfondo è tratteggiata la Cattedrale di Agrigento dove, il 9 maggio 2021, si è svolta la cerimonia di beatificazione. Quanto al bordo della confezione, offre l’allegoria di Speranza, vista come una figura femminile dalle cui mani, disposte in atteggiamento orante, si sprigiona una luce. L’ancora presente è ispirata alle parole di papa Francesco: “la speranza è un’ancora. Un’ancora che getti con la corda e affonda nella sabbia. E noi dobbiamo restare attaccati alla corda della speranza. Ben aggrappati”.

L’iniziativa postale rientra nel percorso “Pellegrini di speranza”, volendo celebrare “personalità che, con la loro vita e il loro operato, hanno offerto una luminosa testimonianza”. La prima tappa valorizza il magistrato “il cui impegno nella lotta contro la mafia e l’incrollabile adesione ai valori cristiani hanno tracciato un cammino di giustizia e coraggio”. Nato il 3 ottobre 1952 a Canicattì (Agrigento), fu ucciso nel capoluogo provinciale il 21 settembre 1990 da un commando mafioso.

Da piazza San Pietro
Da piazza San Pietro

Un suo lavoro trasformato in arazzo è stato scelto dal Vaticano per caratterizzare il francobollo che sottolinea la festività

“In un mondo martoriato dalla violenza e dall’incertezza, la Pasqua è un’occasione per sollevare lo sguardo oltre il nostro egoismo, oltre le barriere che ci separano, e diventare testimoni di una speranza viva che nasce dalla risurrezione di Cristo, capace di trasformare profondamente il cuore dell’uomo e di vincere la rassegnazione”.

È in questo modo che dal Vaticano introducono il francobollo prodotto per la ricorrenza. Si tratta di un dentello da 1,30 euro, teoricamente in vendita da oggi (la disponibilità effettiva resta ignota, visto che le difficoltà di Commercializzazione filatelica e numismatica si protraggono dal settembre scorso).

Tirato in ventinovemila esemplari allestiti in fogli da dieci, propone l’arazzo della manifattura San Michele intitolato “Risurrezione”; è tratto da un originale di Antoon van Dyck, databile intorno alla fine del XVIII secolo e custodito nell’appartamento pontificio di rappresentanza.

L’annullo fdc riprende la medesima immagine (fine).

Tra i francobolli definiti, non manca quello di Pasqua
Tra i francobolli definiti, non manca quello di Pasqua


Le porte del Giubileo
26 Feb 2025 13:28 - VATICAN
Sono le protagoniste, insieme a papa Francesco, della serie che il Vaticano dedica all’Anno santo. Quattro i francobolli

Nell’annullo, l’emblema
Nell’annullo, l’emblema

Al pari dell’emissione per il Pontificato, quella, sempre del Vaticano, dedicata all’Anno santo si compone di quattro valori, uno per ogni tipologia tariffaria: 1,25 euro (per l’Italia, tiratura: 76mila unità), 1,30 (Europa e Mediterraneo, 169mila), 2,45 (Africa, America e Asia, 164mila), 3,20 (Oceania, 46mila).

I fogli sono da dieci esemplari uguali. Propongono immagini fotografiche: i primi due soggetti raffigurano papa Francesco nell’atto di aprire rispettivamente la porta santa della Basilica di san Pietro e quella della casa circondariale di Rebibbia; nei valori successivi sono raffigurati, in coppia, gli ingressi delle quattro Basiliche di Roma: ancora San Pietro, questa volta associato a San Giovanni in Laterano, poi Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura. Si aggiunge il logo del Giubileo, già presente nella serie natalizia.

Con gli altri cinque titoli in programma, il tributo arriverà domani. In teoria. Poco fa, Commercializzazione filatelica e numismatica ha confermato che “attualmente ogni tipo di vendita e spedizione è stata sospesa”. Questa serie, comunque, dovrebbe essere disponibile presso gli uffici postali locali.

Quattro i tagli per il Giubileo, uno per ogni tipologia tariffaria: Italia; Europa e Mediterraneo; Africa, America e Asia; Oceania
Quattro i tagli per il Giubileo, uno per ogni tipologia tariffaria: Italia; Europa e Mediterraneo; Africa, America e Asia; Oceania

La notizia diffusa questa mattina. I titoli al debutto: Pontificato, Anno santo, Pasqua, Rosario Livatino, Congregazione della missione, busta postale

In arrivo il 27 febbraio
In arrivo il 27 febbraio

Vaticano - Questa mattina la nota sul primo gruppo di emissioni per l’anno in corso; si compone di sei titoli che debutteranno il 27 febbraio, fra due giorni. Alla domanda: ma tali francobolli saranno in vendita?, da oltre il fiume Tevere occorre avere due risposte. Una, da parte del Servizio poste e filatelia, è arrivata: “presso gli uffici postali saranno disponibili sicuramente i quattro valori del Giubileo e altri determinati di volta in volta in base alle esigenze di vendita postale”. Per ora manca la replica più significativa, perché si rivolge soprattutto ai collezionisti; deve giungere da Commercializzazione filatelica e numismatica.

Quanto alle sei voci, eccole: Pontificato di papa Francesco 2025 (tagli da 1,25, 1,30, 2,45, 3,20 euro, uno per gruppo tariffario), Anno santo (lo stesso), Pasqua (1,30), magistrato Rosario Livatino (1,25), Congregazione della missione (1,30), busta postale (3,20). Nessun foglietto, e non è un male.

Il primo tributo è impostato su fogli da dieci unità uguali; fotografico, richiama momenti del 2024. Nell’ordine, propone il pontefice mentre benedice i fedeli durante la messa per la pace dell’1 gennaio (tiratura: 39mila pezzi), saluta i pellegrini in piazza San Pietro alla cerimonia di canonizzazione di alcuni beati il 10 ottobre (49mila), è in raccoglimento nel corso della funzione di Pentecoste il 19 maggio (54mila), appare sorridente all’incontro speciale con i bambini svoltosi il 25 maggio (32mila).

Aggiornamento del 26 febbraio 2025, da Commercializzazione filatelica e numismatica: “attualmente ogni tipo di vendita e spedizione è stata sospesa”.

Come sempre quattro i francobolli per il Pontificato, uno per ogni destinazione tariffaria
Come sempre quattro i francobolli per il Pontificato, uno per ogni destinazione tariffaria

Francobolli emessi ma che da settembre praticamente è impossibile acquistare, comunicazioni in ritardo, silenzi su diversi aspetti…

La Commercializzazione filatelica e numismatica “è lieta di annunciare che saranno prossimamente disponibili le nuove emissioni previste per l’Anno santo”. È il più recente comunicato espresso dal Vaticano, che peraltro resta indefinito, non fissando una data precisa.

In questi mesi -perché lo stallo si prolunga da settembre- in redazione sono giunte diverse segnalazioni negative da parte di collezionisti e commercianti. E domande circa la situazione: teoricamente i francobolli vengono emessi, ma è difficile averli, con l’ovvia conseguenza di disamorare il pubblico. Soprattutto davanti ai… muri di gomma, cioè a risposte -quando va bene- automatiche e quindi generiche.

Con la riorganizzazione interna del 2019 le cose sono peggiorate gradualmente. C’è appunto una Commercializzazione filatelica e numismatica che dovrebbe vendere ma attualmente non può farlo. Tant’è vero che non si è presentata né a “Veronafil” in novembre, né alla successiva “Monacophil”, per la struttura appuntamenti abituali. Il motivo ufficiale sarebbe “un importante processo di rinnovamento delle attività di vendita nonché di completa revisione della gestione dei dati anagrafici della clientela”. Detta operazione -si legge ancora- starebbe impegnando “tutte le risorse” (che tristezza descrivere in questo modo il personale!). Sono obiettivi che, però, in nessuna azienda fermano le vendite per così tanto tempo. Mormorano i bene informati: dietro ci sarebbe anche altro, forse persino un arresto. Elemento non confermato, ma neanche smentito, dagli uffici.


Il Servizio poste e filatelia

Poi c’è il Servizio poste e filatelia, a quanto pare vittima di burocrazie interne per qualsiasi attività, anche le più ordinarie. Un esempio significativo, non l’unico: l’annullo per la “Giornata mondiale della pace”, assolutamente prevedibile visto che la ricorrenza scocca a ogni 1 gennaio, è stato rivelato il giorno 29 dello stesso mese. A che pro?

Qui il silenzio è totale; non vi sono nemmeno le risposte automatiche; semplicemente, il nulla. Ed è un peccato, perché i filatelisti, per esempio, attendono sempre di conoscere quanti pezzi sono stati venduti, e che fine faranno le rimanenze, del primo francobollo 2023 dedicato alla “Giornata mondiale della gioventù”. Una semplice questione di trasparenza.

Inoltre, sarebbe interessante scoprire di più sul nuovo capufficio del settore, l’orionino don Felice Bruno. E sui suoi progetti. Non può rilasciare interviste senza autorizzazione, anche se almeno due -dell’agenzia Adnkronos e sul sito “Vaticanstate”- sono note.

Da sottolineare che gli sportelli postali -al contrario di Commercializzazione- vendono i francobolli recenti, ma solo per le spedizioni. Quindi non si può scegliere il tipo che si desidera e comunque con un massimo di dieci pezzi per valore.

Lo stallo in Vaticano: Commercializzazione filatelica e numismatica bloccata da settembre, ma non solo…
Lo stallo in Vaticano: Commercializzazione filatelica e numismatica bloccata da settembre, ma non solo…


L’elenco viene dal Vaticano che, rispetto a quanto noto, ha introdotto diverse modifiche. Silenzio sulle emissioni già uscite e non disponibili ancora

Rosario Livatino ricordato dall’Italia
Rosario Livatino ricordato dall’Italia

Significative modifiche, quelle date oggi, rispetto al programma per il 2025 che il Vaticano aveva presentato il 7 settembre scorso al congresso dell’Unione stampa filatelica italiana.

In particolare, sono cambiate tutte le quattro voci del percorso “Testimoni di speranza” che, secondo quanto si è capito, dovrebbero originare altrettanti francobolli. Così, Chiara Corbella, Madre Speranza di Gesù, Charles Peguy e Nguyen Van Thuân lasciano il posto a Charles de Foucauld, Rosario Livatino, Maria di Gesù Crocifisso e Kateri Tekakwitha.

Si aggiungono -sempre rispetto a quanto noto- la canonizzazione di Piergiorgio Frassati, il viaggio del pontefice in Belgio (che si sommerebbe alla serie abituale), il Pontificio istituto di archeologia cristiana nel centenario (emissione congiunta con il Lussemburgo), la busta postale.

Fin qui, le prossime uscite. Quanto alla disponibilità effettiva delle precedenti, a domanda precisa non è giunta una risposta altrettanto precisa. Con ovvio disappunto per tutti quanti seguono il settore, a cominciare dai collezionisti.





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