Il 3 luglio scorso erano entrate in vigore, fra l’altro, le tariffe postali per l’editoria, ad eccezione degli invii inferiori alle duemila copie, per i quali si erano rivelati necessari degli approfondimenti. Approfondimenti ora conclusi, tant’è che il listino è stato integrato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni con decorrenza odierna. Rappresenta i “prezzi speciali” offerti da Poste italiane rispetto alle tariffe di base indicate nel precedente provvedimento. Tre gli elementi principali considerati: il quantitativo limitato di volumi generato e la possibilità che un incremento di spesa possa comportare un’ulteriore contrazione nei numeri, con un conseguente impatto negativo sul servizio universale; l’elevata incidenza dell’onere economico rispetto al valore della singola copia spedita; la perdurante fase di crisi del settore editoriale. Elenco alla mano, i costi di spedizione per le entità no profit sono sempre gli stessi di quelli in capo agli editori compresi nel Registro degli operatori di comunicazione, ma più bassi rispetto ai precedenti. Ad esempio, il primo scaglione per pubblicazioni pesanti sino a duecento grammi richiede 0,2830 euro (contro un massimo di 0,3481); i plichi promozionali compresi nell’etto ne domandano 0,3099 (0,3812).
Tariffe editoriali, chiusa la procedura
01 Ott 2018 15:26 - NEWS FROM ITALY
Nuova tabella dei prezzi effettuati da Poste italiane: per invii entro le duemila unità, equipara i costi delle associazioni no profit a quelli delle case editrici comprese nel Roc