Anche il mondo della filatelia sta scontando l’emergenza per il coronavirus sars-cov-2. Cancellate tutte le iniziative di questo fine settimana, chiusi i musei, rinviate le emissioni italiane dei prossimi giorni, serrata ad esempio la società Vaccari. È il quadro noto.

Da oggi i dieci spazi filatelia hanno sospeso le attività, fino a una data da determinare. Lo stesso per l’Ufficio filatelico e numismatico di San Marino (hanno quale riferimento per la ripresa il 6 aprile, poi si ragionerà sulle emissioni che sarebbero dovute uscire il 24 ed il 26 marzo) e le Poste melitensi (attendono almeno il 29 del mese). Per ora nessuna informazione da parte del Vaticano.

Rinviati, altri esempi, l’articolato incontro di Milano voluto dalla Collezionisti italiani di francobolli ordinari (dal 28 marzo scivolerebbe al 2 maggio) e quello a Modena per presentare il libro di Giuseppe Buffagni “Studio dei saggi, delle prove e dei francobolli del Ducato estense” (era in programma il 4, è da riformulare). Il “Tavolo dei «postali»”, promosso a Trieste da “Vaccari news” insieme a Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” onlus, Unione stampa filatelica italiana e Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa, è passato dal 17-18 aprile al 18-19 settembre.

La Federazione fra le società filateliche italiane “è grata ai filatelisti italiani che per il momento, con responsabilità, non frequentano più le proprie società e ricorda loro che le proprie attività filateliche possono essere svolte a casa: può essere il momento di mettere ordine nelle proprie collezioni”. Rinviato dal 30 marzo al 15 maggio il termine per partecipare al concorso, sempre della Fsfi, “Il più bello del 2019”. Sospesi gli incontri del giovedì organizzati dall’Associazione nazionale professionisti filatelici.

C’è chi, invece, ha preso l’occasione per delle meditazioni in chiave dentellata sull’argomento, che magari un domani potrebbero diventare una vera collezione. È Fabrizio Fabrini (continua).