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editor Fabio Bonacina

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Indagine per valutare la possibilità di sviluppare questo sistema di recapito: garantisce il distanziamento tra le persone e risulta più duttile

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha lanciato il sasso: puntare ai locker per favorire la distribuzione del corriere, specie quello ingombrante, onde evitare il contatto diretto tra operatore e destinatario.

Ora ha avviato il procedimento istruttorio “relativo a misure per incentivare l’utilizzo degli armadietti automatici per la consegna e la raccolta dei pacchi”. L’obiettivo, in centottanta giorni, è definire misure che possano incentivare l’utilizzo di tali contenitori, al tempo stesso formulando eventuali proposte e segnalazioni agli altri soggetti interessati, sia pubblici che privati.

L’emergenza per il coronavirus, imponendo restrizioni agli spostamenti e alle aperture degli esercizi commerciali non essenziali, ha incentivato fortemente il ricorso al commercio elettronico, annota l’Agcom. Gradualmente molte attività riapriranno, ma resteranno valide le regole di distanziamento fisico: è immaginabile, dunque, che le aziende impegnate nel settore continueranno a gestire volumi significativi.

La maggiore flessibilità della rimessa attraverso tali chioschi, inoltre, potrebbe adattarsi meglio ai ritmi di vita dei consumatori, evitando i casi di mancato recapito e risultare anche più efficiente sotto il profilo della tutela ambientale, in quanto la concentrazione in un unico punto di ritiro contribuirebbe a decongestionare in parte il traffico cittadino, con la conseguente riduzione dei livelli di inquinamento.

Ora in Italia vi sono all’incirca duemila contenitori, ma solo il 10% degli utenti ne richiede l’impiego. Potrebbero essere appoggiate soluzioni -dice il Garante- per il riutilizzo di risorse preesistenti come, ad esempio, le cabine telefoniche (continua).

L’ipotesi Agcom: incentivare l’utilizzo degli armadietti automatici
L’ipotesi Agcom: incentivare l’utilizzo degli armadietti automatici



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